C'è ancora qualcosa da scoprire su Alessandro Zannoni, alias Michelangelo Merisi, e sulle sue opere?

E' per dare risposta a questo interrogativo che sabato 2 dicembre 2006, alle ore 12.00 ci rechiamo alla Libreria del Giallo di Milano, dove è prevista una presentazione dell'autore e del suo ultimo romanzo, Imperfetto.

Ti siedi

e ti trovi specchiato.

Un volto,

un pizzetto,

un lembo spruzzato

di barba sul mento.

Sulle pagine di Thriller Magazine abbiamo già incontrato il misterioso Merisi (notizie/3877/), abbiamo già commentato Imperfetto (libri/3941/) e conosciuto Giuseppe Meroni, l'ideatore del network Autocircuito, quindi che altro dire? Niente, direte voi, e invece le novità dall'ultima volta sono molteplici.

Sul fronte di Autocircuito, oltre ai nuovi titoli editi e alle librerie che hanno aderito al progetto, è nata Fuoricircuito, una sezione dedicata a libri e riviste che, per alcune caratteristiche peculiari, non sono disponibili in tutte le librerie consociate. Fuoricircuito consente così di dare visibilità a questa produzione editoriale e di renderla immediatamente disponibile per l’acquisto via Internet.

Si chiama M2.

M. Merisi.

Michelangelo.

Come un pittore

la pagina tinge.

Fa gli onori di casa Tecla Dozio,  presenta, per chi non lo conoscesse, l'autore e gli lascia la parola. Gli argomenti che si incontrano sono molti e sgusciano a ruota libera, complice l'atmosfera familiare che si respira in libreria. Merisi si espone parlando di sé e dell'esperienza di scrittura, ripercorrendo con i titoli dei suoi romanzi le tappe della propria strada di autore.

E' autore

che irride il sistema

e dà forma a un trattato

di circoli aperti,

riversi e poi chiusi.

Senza dubbio la sua storia di pubblicazione è particolare, è un autoprodotto per scelta, solo recentemente entrato nella rete di Autocrcuito. Ammette che non saprebbe rinunciare alla proposta di un

M.Merisi e Tecla Dozio
M.Merisi e Tecla Dozio
grosso editore, ma lascia che sia il destino a decidere del futuro dei suoi scritti. Interessante la teoria dei cerchi che si aprono e si devono necessariamente in qualche modo richiudere, per non restare sospesi, incompiuti, imperfetti. In questo susseguirsi di corsi e ricorsi si inserisce anche la scelta dell'autoproduzione: finché un libro non è stampato l'autore non riesce a liberarsene e alle volte non è possibile attendere risposte di altri per chiudere il cerchio.

E il male racconta;

il male che ringhia,

nascosto, sopito in provincia.

Il male imperfetto.

In poche parole un tema perfetto per un noir dalle tinte forti.

Invece la vera rivelazione della giornata è un pensiero folgorante  dell'autore: Imperfetto non è un romanzo, non è un noir. Imperfetto è un "trattatello filosofico", a cui il noir riesce a dare forma.