La Longanesi porta in libreria un grande thriller di Steve Cavanagh: Una vita sa salvare (Thirteen, 2018).

La trama

È il processo per omicidio del secolo. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull’uomo che davanti alla corte del tribunale di New York continua a dichiararsi innocente: Bobby Solomon. Attore di grande successo, che con la bellissima moglie ha formato una delle coppie più amate di Hollywood, è accusato dell’omicidio della consorte e del suo capo della sicurezza.

Tutte le prove sono contro di lui.  E se la difesa vuole avere una seppur remota possibilità di scagionare Solomon, ha bisogno di un uomo dalla propria parte: l’ex truffatore, ora avvocato, Eddie Flynn. Una canaglia redenta che grazie alle frequentazioni dei bassifondi potrebbe aver accesso a notizie che circolano solo in certi ambienti. Perché fin dall’inizio c’è stato qualcosa di molto poco chiaro in questo processo e una serie di strani episodi avvenuti in tribunale accrescono i dubbi di Flynn…

E se l’imputato non fosse il solo attore in aula?

E se il vero assassino non fosse al banco degli imputati?

L'incipit

Alle cinque e dieci di un rigido pomeriggio di dicembre, disteso su un letto di cartone fuori dal tribunale penale di Manhattan, Joshua Kane stava pensando di uccidere un uomo. Ma non un uomo qualsiasi. Aveva in mente una persona ben precisa. Era pur vero, però, che di tanto in tanto, in metropolitana o mentre guardava i passanti in strada, Kane aveva pensato di uccidere un newyorkese a caso, senza nome, che quel giorno aveva semplicemente avuto la sfortuna di finire nel suo campo visivo. Magari la segretaria bionda che leggeva un romanzo rosa sul treno della linea K, o un banchiere di Wall Street che faceva dondolare l’ombrello ignorando le sue richieste di dargli qualche spicciolo, o persino un bambino che stringeva la mano della madre sulle strisce pedonali.

Cosa avrebbe provato uccidendoli? Cosa avrebbero detto esalando l’ultimo respiro? I loro occhi sarebbero cambiati mentre passavano a miglior vita? Immerso in quei pensieri, Kane sentì un’ondata calda di piacere diffondersi in tutto il corpo.

Controllò l’orologio.

Le cinque e undici minuti.

Ombre spigolose e imponenti inondavano le strade mentre il giorno stemperava nel crepuscolo. Kane guardò il cielo e si rallegrò nel vedere la luce attenuarsi, come se qualcuno avesse coperto una lampada con un velo. La penombra era proprio ciò che gli serviva. Osservando il cielo oscurarsi tornò a pensare all’omicidio.

Nelle ultime sei settimane trascorse per strada non aveva quasi pensato ad altro. Ore e ore di discussioni silenziose per decidere se quell’uomo dovesse morire o meno. Fatta eccezione per la risposta a quella domanda, tutto il resto era stato meticolosamente pianificato.

L'autore

Steve Cavanagh è nato e cresciuto a Belfast, Irlanda del Nord, e a diciotto anni si è trasferito a Dublino per studiare legge. Dopo la laurea è stato assunto presso un noto studio legale e, una volta diventato avvocato, ha lavorato a numerosi casi che hanno sviluppato il suo interesse per la narrativa di genere. Il difensore, suo primo romanzo, uscito presso Longanesi nel 2015, è stato nominato al Dagger Award della Crime Writers’ Association. Presso Longanesi nel 2017 è uscito anche il romanzo Ultimo appello.

www.stevecavanaghauthor.com

Info

ISBN 9788830452480 – 448 pagine – Traduzione di Federica Garlachelli