Con La signora del martedì Massimo Carlotto ci regala nuovi personaggi e nuove avventure.

L’azione si svolge in una ignota città della provincia italiana. Siamo nel mondo degli amori “irregolari”: quello fra un quarantenne gigolò, ex attore porno, e una misteriosa signora con la quale per anni ha un incotro di sesso a pagamento ogni martedì e della quale si innamora perdutamente, quello fra un anziano travestito e un vecchio signore con figli e famiglia, quello di varie coppie di amanti clandestini. C’è anche posto per l’amicizia e per l’ affetto paterno che dimostra il travestito nei confronti del gigolò che invece non sa badare a se stesso. Il timore di rimanere a solo, dopo la fine della storia con il vecchio amante, fa compiere al travestito Alfredo un’azione delittuosa che travolgerà la sua vita e quella di molti altri personaggi.

I temi che percorrono tutto il romanzo sono la fuga da un luogo er ricominciare atrove un’altra vita, la paura della solitudine e dell’abbandono, le pulsioni d’amore. La combinazione di questi elementi spinge i personaggi a compiere atti di cui sul momento non sanno valutare tutte le implicazioni. Il romanzo è corale, affollato di personaggi del mondo “di sotto”, che vivono ai margini della legalità o l’hanno già oltrepassata, ma anche di persone qualunque, all’apparenza insospettabili ma che tuttavia nascondono molti segreti e lati oscuri. I personaggi sono descritti attraverso le loro contraddizioni interiori, fra ciò che appare e ciò che nascondono.

Il tenero amore del travestito verso un bandito che in una vita precedente ha tradito e derubato, il legame coniugale, corroso dall’abitudine e senza passione, che dà origine a relazioni extraconiugali più sentite e autentiche, il senso di colpa di un avvocato nei confronti di una donna accusata di un crimine che non ha commesso e che lo spinge ad abbandonare la famiglia, generando sofferenze e odio a cascata: i personaggi di Carlotto costituiscono una vera e propria commedia umana.

“In un delitto tutti guardano al carnefice e alla vittima. Ma intorno a loro c’è un mondo di persone che reagiscono in modo diverso, travolte dal dolore e dalla rabbia che modificano per sempre le loro esistenze” (p. 173)

Può essere letto anche come consiglio dell’Autore nell’ambito di una scuola di scrittura.