Ventitreesimo appuntamento con il ciclo di antologie di “Segretissimo Special” (Mondadori) che presentano, in ordine cronologico, tutte le avventure di Chance Renard, il Professionista, nato dalla penna di Stephen Gunn (Stefano Di Marino).

La trama

Avventura, azione, spionaggio, esotismo ed erotismo. Chance Renard, il Professionista. Agente di ventura, impegnato in ogni angolo del mondo in missioni impossibili contro nemici sempre più feroci, sempre più letali. Al suo fianco donne troppo belle e troppo pericolose. E una sola regola: nessuna regola. Tornano tutte le avventure del Professionista, a partire dalle origini e con romanzi inediti scritti appositamente per colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo.

PROFESSIONAL GUN

Un killer della malavita corsa ingaggiato per uccidere il suo stesso maestro. Una storia di violenza che torna a galla dalla memoria di Chance Renard. Una delle tante. Da Istanbul alle strade di Parigi, dal mare della Sardegna alla Malesia, il Professionista è in azione per una serie di missioni sul filo del rasoio. Sapendo che si deve sempre rendere conto a qualcuno e che la libertà è solo un’illusione. Ma a Chance e ai suoi amici, gli ultimi eretici, alla fine va bene così.

MISSIONE VULKAN

Chi è Vulkan? Un misterioso mercante d’armi impegnato a fornire tecnologie e materiali per il programma nucleare iraniano, dice la CIA. Ma ci sono zone oscure che riguardano il Professionista. Vulkan conosce Chance Renard, tanto da vanificare un’operazione di infiltrazione a Manila. E, nelle isole dell’arcipelago Visayas, riemerge un terribile segreto della Marina militare nipponica. Per fortuna al fianco di Chance ci sono Ivelda Verdugo e una vecchia conoscenza…

L'incipit di "Professional Gun"

Il sole moriva oltre una barriera di canne scosse dal vento. Nella luce fioca di un lampione un nugolo di insetti ammorbava l'aria pesante e satura di umori. Stava arrivando il monsone e, nel cielo, le nuvole si aggrovigliavano scure e furiose come draghi scatenati.

Chance Renard uscì dalla baracca delle docce con una maglietta pulita, i pantaloni a macchie di leopardo infilati negli stivali da combattimento. Si sedette al tavolino di plastica sotto la tettoia di canne e accese uno dei suoi sigaracci. Lo sguardo correva alla sagoma della chiesa del Santo Rosario. In lontananza si udiva una musica vagamente latina mescolata con parole in tagalog. Con gli occhi della mente il Professionista riusciva persino a immaginare la cantante di quel night. Bruna, la pelle scura, gli occhi a mandorla e le belle labbra rosse come petali di un fiore velenoso.

L'Asia.

Passi pesanti sulle assi di legno secco alle sue spalle. Chance volse appena il capo. Russell Kane, “Caino”, ex sniper del SAS britannico, ufficiale delle Special Forces di Sua Maestà britannica scomparso dopo la disastrosa operazione nell’isola di Katawan, era riemerso là, nelle Filippine. Un gigante silenzioso, un amico. Sorrise a Chance sedendosi accanto a lui. Aveva posato sul tavolo tre bottiglie di San Miguel gelate. San Magoo, come la chiamavano i locali, la più diffusa e apprezzata birra dell’arcipelago. I due vecchi soldati si guardarono in silenzio per qualche istante. Era stata una giornata dura. Kane aveva accettato di unirsi a Chance e alla sua amica Ivelda Verdugo per un incarico temporaneo. Istruire le reclute dei reparti speciali antiguerriglia del governo di Manila.

L'incipit di "Missione Vulkan"

Per Kane, il problema erano le donne in generale, ma in quei giorni in particolare una ragazza che si trovava a meno di cinquanta metri da lui e gli era stata affidata come un pupo alla baby-sitter. Seduto sotto la tettoia di canne di una veranda con una birra in mano, cercava di confondersi tra la folla di turisti occidentali sbarcati con l'ultimo battello che collegava la località più importante dell'area e quel piccolo agglomerato di scogli e foreste al limitare dell’arcipelago delle Visayas, nelle Filippine centrali.

Era tutto splendido: spiagge d'avorio, un mare azzurrissimo con sfumature verdi, la foresta tropicale, le lunghe barche con il fondo trasparente per ammirare la barriera corallina. Intorno al resort cresceva una corona lussureggiante di vegetazione che esibiva ogni gradazione di colore. Il cielo era completamente sgombro di nuvole e nell'aria risuonava la musica sparata a tutto volume dalla postazione dei deejay sulla spiaggia. Mentre un piccolo esercito di camerieri e cuochi del resoli; preparava il barbecue, una cinquantina di turisti fra i venti e i trent'anni si dimenava su una pista da ballo improvvisata.

Kane era un soldato, non un turista. Quasi due metri d'uomo, alto e possente, con qualche filo grigio tra i capelli biondi, sembrava un guerriero vichingo. Ex tiratore d'élite del SAS britannico, era veterano di mille battaglie. Forse una di troppo. Per questo, un paio d'anni prima, aveva rassegnato le dimissioni dal Reggimento e, seguendo il consiglio di un compagno d'arme, aveva intrapreso la carriera del mercenario. Non per mancanza d'amore verso la propria patria o il voler sentirsi una "pistola in vendita", ma perché gli piaceva pensare che, se doveva passare la vita a uccidere la gente come il destino aveva deciso per lui strappandolo molto tempo prima dalla professione medica, voleva almeno poter scegliersi i bersagli. Addestrare le truppe antiterrorismo del governo di Manila gli era sembrata una buona possibilità. Di azione per il momento non ne aveva trovata molta, ma insegnare a dei giovani genuinamente convinti di servire il loro paese a sopravvivere ancor prima che a uccidere, gli era parsa un'ottima alternativa all'ubriacarsi in qualche bettola pensando agli occhi dei bersagli "terminati con estremo pregiudizio”.

L'autore

Stephen Gunn è lo pseudonimo di Stefano Di Marino, uno dei più prolifici scrittori di spionaggio e avventura italiani degli ultimi decenni. Nato nel 1961, ha viaggiato in Oriente e ancora vi trascorre parte del suo tempo. Oltre alla scrittura si interessa di arti marziali, pugilato, fotografia e cinema, soprattutto quello orientale al quale ha dedicato numerosi saggi. Ha esordito con il suo vero nome pubblicando Per il sangue versato, Sopravvivere alla notte, Lacrime di Drago (Mondadori). Ha usato per la prima volta lo pseudonimo Stephen Gunn per firmare i romanzi Pista cieca e L’ombra del corvo (Sperling). Poi, venti anni fa, è nata la serie dedicata a Chance Renard, il Professionista. Scrive per siti e riviste di settore. Su Wikipedia, Stefano Di Marino e il Professionista hanno due voci distinte con bibliografia aggiornata e commentata del personaggio. Per saperne di più sull’autore, sul Professionista e sul suo mondo, cercatelo su Facebook, la fan page di Chance Renard-Il Professionista ed ecco il blog.

Info

Il Professionista Story 23 di Stephen Gunn (Segretissimo Special n. 23), 364 pagine, € 7,90