Thia è un isola grigia e immobile, in cui tutto è pervaso da una luce tremula e triste, dove gli abitanti vivono con la perenne paura di invisibili invasori e da cui nessuno può andar via, oltre la sottile lingua di mare che la separa dalla terraferma. In questo luogo freddo in cui tutto è programmato e organizzato un gruppo di ragazzini cominciano a porsi delle domande e a infrangere le regole. Amalia, Nazario, Flora e Corrado sono diversi fra loro e forse, almeno all’inizio, non si stanno tanto simpatici, ma c’è qualcosa che li accomunerà, che li spingerà a stringere amicizia, la curiosità, la voglia di andare oltre le mura delle città per scoprire il mondo, l’avventura, il loro futuro. Tutto nascerà dalla scoperta di una biblioteca perduta, della passione di un’anziana bibliotecaria e dal piacere sconosciuto, ma ben presto assoluto e totalizzante per la lettura, per il navigare per mondo sconosciuti e magnifici attraverso le pagine del libro, oltre il tempo e lo spazio, oltre le pareti della biblioteca, oltre le mura di Thia, attraverso il mondo che li attende. E così spinti dal sacro fuoco della conoscenza e dell’avventura saranno pronti a una rocambolesca fuga.

L’isola dei libri perduti di Annalisa Strada è pubblicato da Einaudi Ragazzi nella sorprendente collana Carta Bianca. La scrittura e lo stile dell’autrice sono ricchi e densi, colpiscono e avvolgono l’ignaro lettore, con descrizioni suggestive e con dialoghi brillanti e secchi. I personaggi sono ben caratterizzati e incarnano le incertezze e i dubbi che non sono propri solo dell’adolescenza, ma che accompagnano l’intera evoluzione di un individuo.

Quello della Strada (recente premio Andersen della letteratura per ragazzi con il romanzo La sottile linea rosa), è un romanzo potente e suggestivo, che crea un mondo grigio e mellifluo, che con la sua burocratica mediocrità, con le sue pastoie procedurali, si trasforma in oscure sabbie mobili che, apparentemente innocue, avvolgono, invece, i protagonisti della storia tentando di stritolarli e trascinarli nel fondo di una società malata e crepuscolare. E proprio l’intima ribellione dei ragazzi, il battito d’ali che li farà volare oltre la mediocrità del mondo degli adulti è il punto di forza, il vero cuore di un libro che riesce a risvegliare il ribelle e l’avventuriero che è dentro ognuno di noi. Spingendoci a porci domande, a chiedere risposte, a viaggiare, a leggere, ad amare, a conoscere, a vivere ogni attimo nella sua potenza e bellezza.

Tanti piani di lettura per una storia che può risvegliare ricordi, far nascere emozioni, insegnare tanto.

L’isola dei libri perduti – di Annalisa Strada – Einaudi Ragazzi – pagg. 184 – euro 11.00

Giudizio **** ottimo