Sono bastati due libri a scatenare un’alchimia speciale fra tre autori milanesi come Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone. Due storie ambientate negli Anni Settanta che hanno il sapore della commedia di registi come Dino Risi e Steno ma anche dei drammi polizieschi di Fernando Di Leo, Umberto Lenzi e Duccio Tessari. E che la formula ideata dal trio funzioni ce lo conferma il recente Operazione Rischiatutto (Fratelli Frilli Editori) che è il seguito del precedente Operazione Madonnina. Anche qui al centro della trama c’è un colpo del secolo che i soliti ignoti prediletti da Besola-Ferrari-Gallone devono mettere a segno per potere sopravvivere ai creditori che li tallonano da vicino. Una commedia nera che racconta con sensibilità e umorismo la Milano del 1974 mettendo nel centro del suo mirino il mondo dei telequiz e dei caroselli che all’epoca contagiavano milioni di spettatori italiani. Partecipare a un gioco come il Rischiatutto poteva davvero scatenare una stramba “febbre dell’oro” e poteva far desiderare a chiunque di tentare il colpo della propria vita partecipando alla gara televisiva. Ma lasciamo che sia il trio dei Madonnini a svelarvi alcune curiosità su questo divertente giallo milanese.

Com'è nata l'idea di proseguire la saga da voi iniziata con "Operazione Madonnina"?

L’idea primigenia prevedeva un seguito e, infatti, la fine di Operazione Madonnina dava già, volutamente, un’imbeccata al lettore. Il finale era apertissimo a mille opportunità, e dopo qualche tempo ci è venuta voglia di andare a vedere come sarebbe stato rapire Mike Bongiorno e tentare la fortuna al Rischiatutto, vera icona nazionale di quegli anni.

Quante ore avete passato nelle teche rai per documentarvi sul Rischiatutto?

Abbiamo perso il conto, ma per farci “perdonare” dagli addetti alla Teche abbiamo inviato qualche copia di Operazione Rischiatutto!!!

Scherzi a parte, le Teche Rai sono state fondamentali per la ricostruzione del programma e soprattutto perché abbiamo raccontato proprio le puntate che abbiamo visto, campione compreso!

Ma le domande del quiz che i lettori trovano nel libro sono tutte prese da uno show vero o le avete inventate?

Le domande del quiz sono state prese dal vero gioco a quiz del Rischiatutto che abbiamo comprato nell’edizione originale della Editrice Giochi. Le domande su Milano invece le abbiamo ricavate da testi di storia, ma le abbiamo modulate alla Rischiatutto.

Avere costruito i vostri protagonisti a vostra immagine e somiglianza quanto vi ha aiutato a immedesimarvi nei personaggi?

Il fatto di utilizzare personaggi che avessero dei tratti distintivi dei nostri personali mestieri ci ha aiutato a renderli molto credibili e al contempo ci ha permesso di poterci dedicare anima e corpo ai personaggi per così dire comprimari, come Il Mala e Fernet.

Vi siete divertiti a costruire per "Operazione Rischiatutto" un apocrifo buzzatiano, perchè lo avete fatto e quanto questo romanzo nel romanzo amplifica il senso della vostra narrazione?

Appunto, come dicevo sopra, l’attenzione verso i personaggi “altri” ai tre protagonisti ci ha dato la possibilità di sperimentare e in Operazione Rischiatutto, lo scalchignato Dino Lazzati detto Fernet assurge al ruolo di complice della banda e, decaduto dal ruolo di cronista di nera del Corriere della Sera, si butta in un romanzo “I Tartari del deserto” che rappresenta la metafora letteraria della sua esistenza e delle sue pene d’amore. Un romanzo nel romanzo che rovescia l’attesa buzzatiana e la fa ricerca. Perché Operazione Rischiatutto è un romanzo d’amore.

Vi immaginavate che contemporaneamente all'uscita del vostro romanzo si iniziasse a parlare del rilancio in rai del Rischiatutto?

Assolutamente no! E’ stata una graditissima sorpresa. Sapevamo e speravamo che la Rai in occasione del proprio sessantesimo compleanno tirasse fuori un coniglio dal cilindro, ma non avremmo mai osato pensare a tanto!

E' vero che tutti gli spot del Carosello che Eller gira nel libro sono veri e che i lettori possono vederli su youtube?

Certo. Tutto il lavoro di documentazione è stato scrupolosissimo e, debbo dirlo, divertentissimo. Quindi aprite la caccia allo spot su youtube e postate le segnalazioni sulla pagina facebook Operazione Rischiatutto – Operazione Madonnina.

Che valore potevano avere i famosi gettoni d'oro messi in palio dal gioco televisivo?

Un valore simbolico altissimo, ma un valore reale molto meno importante di quanto a quei tempi ci si aspettasse. C’erano delle tassazioni alla fonte che non venivano pubblicizzate e che infatti, i nostri ignorano. Il meccanismo in realtà è lo stesso che si è mantenuto per tutti i quiz televisivi fino ai giorni nostri. Il Rischiatutto, in un certo senso, è l’università della televisione degli ultimi quarant’anni.

 

E' vero che nessuno avrebbe mai potuto rivenderli se non alla banca della Rai?

Certo. L’unica banca concessionaria era quella della Rai, di qui il valore decurtato della vincita, al netto delle tasse.

Gira voce che abbiate in tasca un gettone originale dell'epoca trovato su una bancarella...

Vox populi, vox Dei….. Ahahahhaha.

Rispetto a "Operazione Madonnina" questo è un romanzo più cupo e meno scanzonato?

Operazione Rischiatutto contiene gli stessi meccanismi comici di Operazione Madonnina, ma abbiamo deciso di costruirlo in modo un po’ differente. In Operazione Madonnina il riso era diffuso per tutto il libro e dava tono alla narrazione che si faceva qui e là surreale, in Operazione Rischiatutto, invece, la comicità espressa è condensata nella prima parte del romanzo per poi mantenersi come nota di fondo man mano che le vicende narrate si fanno più serie e vicine ai fatti di cronaca dell’epoca.

Avete mai pensato di dedicare un'avventura solitaria al Commissario Malaspina?

Eccome no! C’è già il titolo che non possiamo rivelare perché coperto dal segreto istruttorio.

Il Mala comunque sta già indagando …

Quanto vi divertite a inventare i divertenti titoli dei capitoli che scandiscono i vostri libri?

Moltissimo. La ricerca del titolo è una delle cose che ci piacciono di più sia in sede di riunione, al bar, che in fase di scrittura vera e propria. Il titolo del capitolo è già un assaggio per il lettore di ciò che succederà anche se, a volte, ci divertiamo a seminare falsi indizi!

Chi di voi tre ha scelto la colonna sonora della storia?

Siamo stati tutti coinvolti nella scelta e nello studio della colonna sonora, ma Riccardo e Francesco sono quelli che si sono impegnati di più!

E' vero che c'è qualcuno di voi che colleziona in casa tutto degli Anni Settanta. Oggetti piccoli come i gettoni del telefono, di grandezza media come il subutteo, indossabili come i giubboti in sky e cose particolarmente ingombranti come le alfette della polizia dell'epoca?

E’ verissimo, anzi, stiamo cercando di allargare la nostra collezione quindi, se trovate qualcosa di interessante per noi in giro, scriveteci, scriveteci, scriveteci.