Timecrime, marchio editoriale di Fanucci Editore pubblica il romanzo Alta Velocità (Pariah, 2011) con il quale fa il suo esordio lo scrittore inglese David Jackson.

 Il suo è stato un esordio assolutamente positivo, il romanzo ha ottenuto critiche molto favorevoli sia dalle riviste specializzate che dai lettori e a questo primo romanzo ne sono seguiti altri due (The Helper e Marked) e il quarto è in corso di scrittura.

Il romanzo ha un inizio che cattura immediatamente l’attenzione del lettore, in un vicolo buio di New York, accasciata sopra e in mezzo a sacchi di immondizia, una povera ragazza è stata selvaggiamente pestata, il volto tumefatto e forse qualche costola rotta, si capisce subito che è giovane, drogata e che per guadagnare i soldi per la droga vende il suo corpo.

Rantolando e con voce flebile chiede aiuto, ma nella notte nessuno passa li vicino, finalmente si avvicina un uomo, si china su di lei per soccorrerla qualificandosi come un poliziotto.

Silenziosamente, dietro il poliziotto arriva un’altro uomo che gli  spara un colpo di pistola alla testa e poi mentre è riverso in terra altri due colpi. Dalle parole che la donna rivolge all’assassino si capisce che lei è una parte della trappola, gli chiede di lasciarla andare, che non parlerà con nessuno di quanto è accaduto, ma viene uccisa senza pietà con altri colpi di pistola.

Il lettore seguirà alcuni pensieri del killer, mentre questi si allontana dal vicolo e uno dei pensieri è che una prossima uccisione sarà inevitabile.

Sul luogo del duplice omicidio interviene anche Callum Doyle, il detective è affranto in quanto il poliziotto ucciso Joe Parlatti era il suo socio e li univa una fraterna amicizia. Vuole essere lui a condurre le indagini e trovare l’assassino di Joe e a Callum si unisce volontariamente un altro detective Tony Alvarez.

Le indagini sono iniziate da pochissimo tempo, quando anche il suo nuovo “socio” Tony Alvarez viene ucciso. Con l’inganno è stato attirato in una trappola diversa dalla precedente. La mano assassina però è sempre la stessa. 

Successivamente Callum Doyle riceve un messaggio anonimo che lo avverte che tutte le persone che lui frequenterà, anche i familiari, faranno la stessa fine.

Per non mettere in pericolo nessuno a questo punto Callum si isola da tutti, non tornerà più a casa da sua moglie e dalla figlia, non frequenterà più i suoi colleghi e condurrà le indagini da solitario. 

Sarà un lungo incubo per il detective.

E la domanda che si pone il lettore è solo una: - chi può essere quel feroce killer?

L’autore:

David Jackson, di formazione accademica, è un affermato autore inglese di thriller. Tra le sue più importanti influenze letterarie riconosce Ed McBain, Dennis Lehane, George Pelecanos, Robert Crais, Michael Connelly e Harlan Coben. Alta velocità è stato il suo sorprendente debutto e ha ricevuto subito l’encomio della Crime Writers’ Association.

La “quarta”:

Immaginate di essere tagliati fuori dalla società. Non potete avvicinarvi ai vostri amici, ai vostri colleghi, neanche alla vostra famiglia. Perché se lo farete tutti loro moriranno. Immaginate di dover vivere in una camera d’albergo claustrofobica, sorvegliati a vista, passo dopo passo, gesto dopo gesto. Di non poter parlare neppure con un estraneo, perché un sospetto di amicizia potrebbe mettere in pericolo la sua vita. È l’isolamento più assoluto. Quanto tempo può passare prima che la disperazione prenda il sopravvento? Prima di essere disposti a vendere l’anima a chiunque vi offra una via d’uscita? Il detective del New York Police Department, Callum Doyle, sta per conoscere le risposte a queste domande. Il suo socio è stato ucciso. C’era un legame molto forte tra loro, un’amicizia in nome della quale Doyle non è disposto a lasciare il caso a nessun altro. Non si fermerà finché non sarà arrivato in fondo, ma non può immaginare che questo è solo l’inizio di un incubo in cui la verità si trasformerà in menzogna e la menzogna in verità. Callum si ritroverà ad essere solo contro tutti a credere in una versione dei fatti che nessuno accetta e comincerà a dubitare di sé stesso e della sua mente.

Alta velocità di David Jackson (Pariah, 2011)

Traduzione Sabina Terziani

Timecrime, pagg. 331, euro 12,90