No, non vi state sbagliando. Avete visto bene.

Non è la copertina di un Segretissimo. Dove le “belle donne con pistola” sono tradizione.

Si tratta effettivamente  di uno dei due numeri di aprile 2006 del Giallo Mondadori. Il titolo: Delitto d’alta moda. La firma è quella di Tara Moss. Ex fotomodella.

 

Può una top-model diventare anche una scrittrice di successo? Beh, perché no?! Tara Moss ha voluto provarlo, e pare proprio ci sia riuscita. Tanto da diventare la giallista più letta in Australia.

Tara Moss nasce a Victoria, in Canada. In età giovanile, viaggia per il mondo come fotomodella. Poi si trasferisce in Australia nel 1996, dove si sposa con un produttore cinematografico, acquisendo la doppia cittadinanza.

Oltre alla scrittura, ama la moto. Pare poi che, come animale di compagnia, oltre al suo cane Bogart, abbia pure un pitone di nome Gomez.

Pettegolezzi di costume a parte, dal punto di vista letterario si diploma nel 1997 all’Australian College of Journalism, e nel 1998 vince lo Scarlet Stiletto Young Writers Award con il racconto Psycho Magnet.

Nel 1999, a 25 anni, pubblica Fetish, che inaugura la serie di Mak Vanderwall, che prosegue poi con Split e Covet, e con l’annunciato Hit.

Grazie alla notorietà, viene coinvolta in varie attività pertinenti, tra i quali la conduzione di una serie di documentari sul crimine intitolata Tara Moss Investigates.

Oltre a essere pubblicati anche in altri paesi anglofoni fuori dall’Australia (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Canada), suoi romanzi sono stati tradotti anche in tedesco, francese, russo e rumeno.

 

La trama di Delitto nell’alta moda, che in redazione non abbiamo ancora letto, ve la riportiamo direttamente dalla quarta di copertina dell’edizione italiana:

Makedde Vanderwall, affascinante modella di origine canadese, giunge in Australia per una serie di impegni di lavoro. Il soggiorno è anche l’occasione per rivedere la sua amica Cat, come lei indossatrice, che si è offerta di ospitarla. Una volta lì, però, Mak scopre che la ragazza è sparita. All’inizio immagina che sia fuori città per il fine settimana con il ricco e misterioso fidanzato. Poi, il cadavere di Cat viene ritrovato su una spiaggia deserta. Ma Mak è anche una dotatissima studentessa di psicologia e con il suo intuito e il suo sex appeal aiuterà nelle indagini il detective Andy Flynn. Rischiando tutto…

Peccato un po’ per il titolo: per come la vediamo noi, non c’è paragone tra Fetish e… Delitto d’alta moda. Capiamo peraltro che le logiche di mercato impongono a volte scelte meno… uhmm… d’impatto.

 

Una considerazione in chiusura. Perché, ammettiamolo, un minimo di dubbio può sorgere spontaneo… Quanto ha contribuito al successo di Tara Moss il suo background e l’impostazione di marketing?

Si tratta dell’ennesima operazione editoriale ben costruita?

Forse… E allora?

Il punto, che si parli di Tara Moss, Giorgio Faletti o Dan Brown, o chi volete voi, è sempre un altro: è un buon romanzo?

Una domanda alla quale, peraltro, senza nulla togliere all’utile guida delle recensioni e degli articoli di settore, ogni lettore può rispondersi sempre ed esclusivamente da solo.

In questo caso, leggendosi Delitto d’alta moda.

E poi, magari, ne riparliamo sul nostro forum…

 

Ah, sì… ancora un tip. Date un’occhiata all’elegante sito dell’autrice, senza skippare l’ottimo intro:

http://www.taramoss.com.au