Una terra magnifica ed esotica, avvolta dal manto della storia e delle tradizioni. Un mondo che cambia e muta, e i meravigliosi resoconti di un grande narratore.

Nel 1866 Mark Twain trascorse più di quattro mesi alle Isole Hawaii per conto del Sacramento Daily Union, inviando lunghe lettere-reportage di viaggio, in cui affrontava gli argomenti le situazioni più disparate. Adesso quelle lettere vengono pubblicate per la prima volta in Italia dall’editore Cavallo di Ferro, in una magnifica edizione a cura di Alessandro Gebbia e Virna Conti, che, fra l’altro, sono autori rispettivamente di un Introduzione e di una Guida alla lettura, interessanti e di fondamentale importanza per inquadrare, comprendere e godere a pieno di queste lettere, che sono una testimonianza inaspettata e divertente delle grandi doti di un narratore eccezionale.

I motivi di interesse per la lettura sono molteplici e differenti, dall’originale forma narrativa, al contesto storico-geografico così originale e affascinante (le Hawaii non erano ancora entrate a far parte degli Stati Uniti ed erano contese anche da Francia e Inghilterra), al valore antropologico (tradizioni, credenze, vita ed evoluzione di una cultura, che si muove fra il verde e il blu del cielo e del mare in quello che sembra un paradiso terrestre). Ma su ogni altra considerazione, su ogni altro possibile interesse, prevale lui. Mark Twain, uno dei padri della letteratura americana, l’autore di Tom Sawyer e Huckleberry Finn, una delle penne più irriverenti e originali mai esistite. Le sue descrizioni e le sue narrazioni sono vivide e coinvolgenti, ci trasportano al di là dello spazio e del tempo, degli oceani e del cielo, la sua scrittura fluida ed elegante è un esempio di misura e bravura, il suo immancabile umorismo permea le pagine ed emerge concreto e beffardo nelle situazioni più inaspettate, lungo la rotta di un viaggio che segnò per sempre la sua vita e che non potrà mancare di toccare la sensibilità del lettore.

Un libro originale e divertente. L’ennesima dimostrazione del genio di Mark Twain.

Da leggere sognando di partire per un viaggio al di là dell’orizzonte, oltre le porte della fantasia, lungo le rotte della propria esistenza.