Una bottiglia galleggia nel mare custodendo il suo messaggio, e poi trascorre anni dimenticata fra la polvere di uffici e magazzini prima di arrivare alla Sezione Q della polizia di Copenaghen. Il messaggio è quasi illeggibile, ma getta una luce distorta su un storia di orrore e morte: due ragazzini imprigionati, un mostro pronto a ucciderli. Ma ormai sono trascorsi più di quindici anni, che ne sarà di quei ragazzini? E di quell’uomo oscuro e senza scrupoli? E se fosse ancora pronto a colpire? E se in realtà non avesse mai smesso di uccidere? L’ispettore Carl Mørk è il serafico e imperturbabile capo della Sezione Q, una sezione a dir poco originale che si attira più di qualche sguardo ironico da parte dei colleghi. Mork dapprima scettico sulla veridicità del messaggio si troverà suo malgrado a fare i conti con una realtà orribile ed oscuro, e quella che si presentava come una tranquilla indagine di routine si trasformerà in una spietata caccia all’uomo, o meglio caccia al mostro. Una caccia che sarà anche una corsa contro il tempo, perché altri due bambini sono stati rapiti e la morte è dietro l’angolo.

Il messaggio nella bottiglia è l’ultimo romanzo dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen, pubblicato in Italia da Marsilio editore nella collana Farfalle. Adler-Olsen è un autore di grandissimo spessore, i suoi romanzi sono pubblicati in oltre trenta paesi e hanno venduto dieci milioni di copie, la Marsilio sta procedendo alla pubblicazione della saga dedicata all’Ispettore Mørk e alla sua incredibile squadra di collaboratori.

Il romanzo è denso e ben strutturato, con un ritmo a volte dimesso a volte incalzante, perfettamente bilanciato lungo una vicenda che si snoda originale e crudele, come solo la realtà sa essere. La trama investigativa è affascinante e ben costruita, i colpi di scena sono ben dosati e mai artificiosi. L’ambientanzione è inconsueta e getta una sguardo impietoso sulla tranquilla scandinavia e sulle sue sette religiose. I personaggi sono delineati e sfaccettati, approfonditi e complessi, su tutti spiccano il protagonista Carl, un investigatore eccezionale, ma anche un uomo difficile con una vita personale pericolosamente in bilico, alla ricerca di un suo equilibrio instabile, ma grandissimo personaggio della storia, che in alcuni punti ruba innegabilmente la scena, è anche il mostro, l’uomo nero degli incubi, l’assassino di ragazzini. Un uomo dai molti nomi, e forse proprio per questo non ne ha nessuno, se non un irriverente Charlot. Su di lui l’autore compie una costruzione del personaggio assolutamente affascinante, i continui rimandi e scorci della sua infanzia costituiscono tanti oscuri frammenti di una realtà che si andrà a comporre pagina dopo pagina fino a costruire un mosaico di dolore e morte. La sua tranquilla e serena crudeltà mette i brividi. Follia allo stato puro.

Un grandissimo romanzo da leggere tutto d’un fiato.

Un diamante oscuro.