Il personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle ha affascinato milioni di lettori e in merito al modo di analizzare i fatti come Sherlock Holmes e pensare come lui la dottoressa in psicologia Maria Konnikova ha scritto un interessante saggio dal titolo Mastermind (Mastermind. How to think like Sherlock Holmes, 2013).

L’autrice in questo volume si chiede se la sua straordinaria intelligenza sia semplicemente un dono nella finzione data dal suo creatore oppure noi “semplici mortali” possiamo imparare a coltivare noi stessi le abilità del famoso investigatore, il tutto per migliorare la nostra vita sia al lavoro che a casa.

A questa domanda, c’è una risposta e la psicologa afferma che è possibile e ci mostra come fare.

Sherlock Holmes non presenta semplicemente un metodo per risolvere i delitti. Il suo è un sistema di pensiero, una mentalità che può essere applicata a innumerevoli attività, ben oltre le strade nebbiose della malavita londinese. È un approccio derivato dal metodo scientifico che trascende sia la scienza che il crimine e può servire come forma mentis, persino come un modo di essere, tanto efficace ai nostri giorni quanto ai tempi di Conan Doyle. Ed è questo, a mio parere, il segreto del fascino ininterrotto, irresistibile e onnipresente di Holmes.

Per gli appassionati di Holmes, ma anche per i  lettori occasionali, Konnikova rivela come il detective più acuto agli occhi del mondo può servire come una guida impareggiabile per il potenziamento della mente. Subito una lezione affascinante in psicologia e un tour attraverso i casi più divertenti di Holmes,  Mastermind  è una master class per elevare il nostro pensiero al livello più alto.

L’autrice:

Maria  Konnikova è laureata ad Harvard e dottoranda in psicologia alla Columbia University, Maria Konnikova è una delle voci più importanti della comunità scientifico-letteraria americana e si interessa in modo particolare alle connessioni tra letteratura e scienza. Columnist di Scientific American, i suoi scritti sono apparsi su The Atlantic, Slate, The Paris Review, The Observer, Scientific American MIND. A pochi mesi dall’uscita, i diritti di traduzione del suo Mastermind sono stati venduti in oltre 10 paesi.

la quarta:

Qual è il segreto della mente più brillante della letteratura di tutti i tempi? Come fa a risolvere la miriade di casi complicati solo grazie all’osservazione e al ragionamento, liquidando poi puntualmente l’ammirato assistente con il suo proverbiale «Elementare, Watson!»? La risposta è in questo saggio della psicologa Maria Konnikova che, da lettrice appassionata delle avventure di Sherlock Holmes, ne studia il processo mentale. Riprendendo una delle metafore più conosciute che il detective usa per illustrare i «poteri magici» della propria mente – il cervello come una soffitta vuota, che va riempita e organizzata – e attingendo alle teorie neuroscientifiche, l’autrice individua in Watson e Holmes i rappresentanti di due sistemi di pensiero contrapposti, di due modi diversi di organizzare la propria «soffitta» e quindi di ragionare.

Attraverso un’analisi attenta, Konnikova fa luce sui meccanismi cognitivi umani innati – il sistema Watson – e sulle loro falle, che conducono a scelte e deduzioni erronee; per contro ci introduce al sistema Holmes, aiutandoci a capire come anche noi, con un po’ di esercizio, possiamo aspirare a esso, potenziando così il nostro spirito di osservazione e le capacità decisionali in ogni ambito della vita. Una vera avventura al fianco di Sherlock Holmes.

Maria Konnikova, Mastermind (Mastermind. How to think like Sherlock Holmes, 2013

Traduzione Pietro Formenton

Ponte alle Grazie, collana Saggi, pagg. 299, euro 16,80