Quanti amano lo scrittore Dan Simmons in questi giorni saranno felici in quanto nelle librerie è disponibile l’ultima sua fatica: Everest. Alba di sangue (The Abominable, 2013), un thriller adrenalinico che viene pubblicato in anteprima dalla Fabbri Editori, mentre negli Usa sarà disponibile solo questo autunno.

Dan Simmons, americano classe 1948, iniziò a scrivere nel 1982, anno in cui esplodeva il fenomeno Stephen King che indubbiamente influenzò in molti casi Simmons portandolo a scrivere degli ottimi romanzi horror come Il canto di Kalì, Danza Macabra, L’estate della paura e il suo seguito L’inverno della paura (tutti questi romanzi sono stati recentemente ristampati dalla Gargoyle).

L'autore ha scritto anche capolavori di fantascienza, come Hyperion e la Caduta di Hyperion, per arrivare ai più recenti Ilium (2003) e Olympos (2005).

Con i suoi racconti e romanzi ha fatto incetta dei maggiori premi come: un Hugo Award, due World Fantasy Award, un Theodore Sturgeon Memorial Award, otto Locus Award, vari British Fantasy and Sci-Fi Award e quattro Bram Stoker Award.

Molte sue opere sono difficili da collocare all'interno di un preciso filone letterario: grazie alla solida cultura, Simmons è abilissimo a mescolare insieme i generi più vari come fantascienza, fantasy, horror, noir, storia ecc.

Molto spesso i suoi romanzi sono talmente pieni di materiali e idee da poter essere utilizzate per molti altri romanzi ancora, a riprova della suo straordinario talento e della sua incontenibile fantasia.

Con il romanzo Everest. Alba di sangue, siamo nel 1926, due anni prima del tentativo di arrivare sulla cima della montagna più alta del mondo, quando scompaiono sulla cresta nord-est due alpinisti inglesi George Mallory e il suo compagno Andrew Irvine.

Il Diacono, alpinista, poeta ed eroe di guerra sarà finanziato di tutte le spese da Lady Wessex con il compito di recarsi sull’Everest alla ricerca di suo nipote. La donna non crede alla sua morte.

Quando i tre iniziano la scalata, incontrano altri scalatori che, anche loro cercano il corpo del ragazzo scomparso. Ma per quali motivi lo cercano? Forse trasportava qualcosa di prezioso, e quali verità ci sono dietro tante scomparse.

Il Diacono e i suoi compagni scopriranno che la morte del giovane Wessex non è stata un incidente e nel contempo i tre si rendono conto che sull’Everest non sono soli: qualcuno o qualcosa sta dando loro la caccia.

l’autore:

Dan Simmons è nato a Peoria in Illinois nel 1948. Nel 1971 ha conseguito un master in Educazione presso la Washington University di Saint Louis, dedicandosi poi all’insegnamento. Scrittore eclettico, Simmons spazia dal fantasy al noir, dal romanzo storico alla fantascienza fino all’horror e ai romanzi di genere. Simmons ci ha già regalato romanzi indimenticabili come I Canti di Hyperion, Danza macabra, L’estate della paura, Drood, la serie Ilium, La scomparsa dell’Erebus, Flashback e tanti altri.

la quarta:

Per come Dan Simmons ha concepito questo romanzo, verrebbe da pensare più a un genio del male che a uno scrittore. Con quale delizia ha costruito una macchina a orologeria che, nei momenti dovuti, inizia a fare scattare i suoi micidiali meccanismi. Tre alpinisti, nel 1925, raggiungono l’Himalaya per portare a termine la scalata dell’Everest. Ma non tutto è come sembra. Ognuno di loro ha un diverso progetto che è convinto, crede, di poter perseguire. Uno vuole davvero arrivare in cima, un altro ha promesso a una vecchia signora di trovare il corpo del povero nipote morto nel ghiacciaio, un altro ancora sembra avere una misteriosa intesa con una donna bellissima, comparsa improvvisamente al campo base. Nessuno di loro, però, ha fatto i conti con l’Eterna Signora dei Ghiacci, la Montagna del la Morte. Il freddo inizia a svolgere i l suo inesorabile lavoro: il moschettone gelato non si riesce ad aprire, la piccozza si incastra, il ghiaccio diventato nero per il sangue degli scalatori che non ce l’hanno fatta amplifica sguaiatamente il terrore e imprigiona qua e là una mano, un pezzo di corpo, una borraccia. Gli sherpa insistono nel non voler proseguire, raccontano la leggenda di bestie orrende avvistate in quei canaloni… Un giallo appassionante, ma anche un grande romanzo su come la natura possa essere affascinante, complessa e crudele. Dan Simmons si conferma, ancora una volta, l’inventore di una storia e di un’avventura indimenticabili, che affondano le proprie radici nell’inconscio dei personaggi e, come attraverso uno specchio deformante, fanno riaffiorare le nostre paure più vere.

Everest. Alba di sangue di Dan Simmons (The Abominable, 2013)

Traduzione Giulio Lupieri

Fabbri Editori, pagg. 476, euro 18,00