God save the Queen, vabbè, ma M, M chi la salva? Magari Bond dovrebbe, ma Bond, mai come stavolta, è a rischio e pure di brutto, tra compagni che sbagliano mira e un’aria di rottamazione (pure qui!) che promette di non guardare in faccia a nessuno…

Citazionista financo in eccesso (dalle scenografie dell’isola del villain che richiamano il Vietnam kubrickiano di FMJ a Sfida infernale di John Ford passando per Il silenzio degli innocenti…), complesso, tonitruante, con una profondità nel disegno dei personaggi (perennemente in lotta contro un passato che torna a reclamare i torti subiti pretendendo una riparazione oramai impossibile…) merce rara in film di “genere” come questo, tutto ciò è Skyfall di Sam Mendes che si avvia di gran passo a diventare uno dei migliori 007 di sempre in particolare per chi della serie non è mai stato appassionato più tanto. A contraltare di Daniel Craig sempre più in parte e sempre meno di parte, un villain coi fiocchi che risplende di luce propria come poche altre volte s’è visto, un Javier Bardem in stato di grazia che fa un’ entrata degna de Il terzo uomo con un racconto (per inciso su come liberarsi dei topi senza i gatti…) che mentre scriviamo sta già passando alla storia…

Da vedere assieme ad altra roba in giro (che poi vi diremo qual è…).