Storie da Altrove, serie a fumetti pubblicata a cadenza annuale da Sergio Bonelli Editore, è uno spin off della collana legata all'affascinante personaggio di Martin Mystère.

Nei corposi volumetti che compongono il serial, scritti, salvo rarissime eccezioni, da Carlo Recagno, si raccontano episodi ambientati nel passato di Altrove, base governativa statunitense che ha lo scopo di studiare in segreto fenomeni che vengono considerati irrisolvibili dalla scienza ufficiale.

Grazie a un divertissement letterario il ruolo di protagonisti delle avventure narrate è rivestito da personaggi storici realmente esistiti o da eroi di noti cicli letterari.

Ciò avviene anche nell'ultimo numero della collana dal titolo La dama che incantò Arsenio Lupin.

Ambientato nella Parigi di inizio '900, questo albo vede dapprima fronteggiarsi e poi allearsi contro una nemica comune, la contessa di Cagliostro, due icone della letteratura poliziesca, il ladro gentiluomo Arsenio Lupin e Sherlock Holmes, detective creato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle.

Grazie ad una sceneggiatura ben bilanciata e ricca di sfaccettature e ad un intreccio avvincente e incalzante in cui vengono mostrate le caratteristiche che hanno reso i due protagonisti della vicenda beniamini di migliaia di fans in tutto il mondo, questa storia farà sicuramente presa sul lettore.

Il tratto di Sergio Giardo, classico ed elaborato, pulito, cupo e ricco di particolari poi, è in perfetta sintonia con le atmosfere narrative del volume e si adatta molto bene all'epoca che è chiamato a raccontare.

Il tutto è arricchito da una copertina, in cui si avvertono numerosi influssi della cartellonistica della Belle Èpoque francese, disegnata da Giancarlo Alessandrini e colorata da Alessandro Muscillo.

Oltre alle consuete citazioni tratte da romanzi, racconti e opere a fumetti, sono presenti anche numerosi rimandi all'universo di Martin Mystère, tra cui il principale è quello riferito alla città di Atlantide.

Se proprio bisogna trovare una pecca, che non sminuisce comunque un'opera molto bella e ricca di colpi di scena, è il finale un po' affrettato che lascia più di una sottotrama irrisolta.

Alla luce di quanto scritto si può quindi affermare, senza paura di smentita, che la lettura di quest'opera è caldamente consigliata sia agli appassionati di buon fumetto che a quelli di letteratura gialla e augurarsi che le vicende lasciate in sospeso siano prima o poi concluse.