Con l’investigatore privato Matteo Montesi…

Doppia indagine di Marzia Musneci, Mondadori 2011.

Si parte dal 2 novembre a Roma e si finisce il 15 marzo. Ombre e nebbia, pioggerella uggiosa per un bel pezzo. Una ragazzina scomparsa, Stella Morganti, come suo padre Giammarco sparito dieci anni prima (faceva l’orefice).

La madre Alessia che vuole ritrovare entrambi, si affida all’investigatore privato Matteo Montesi che a sua volta si avvale dell’aiuto della Rete, la sua organizzazione di ricerca. Fisico asciutto, capelli neri, occhi grigi, naso fracassato con la boxe, a fargli compagnia il gatto Eduardo bianco e nero dagli occhi verdi. Amicizia con il commissario di polizia Felice Santarelli, “amicizia” con la bella tosta Cristiana Perla che resiste abbastanza ma la “fine” (si fa per dire) è quella. In mano qualche foto di Stella, di Giammarco, invece, nada de nada, sembra proprio svanito nel nulla.

Altri elementi: una maestra molto legata a Stella alla quale insegnava disegno, un cieco sospetto, il solito testamento con aggiunte postume. Domande assillanti. Pedofilia? Servizi segreti? Giammarco vivo o morto?, La cosa si complica per un commercio illegale di diamanti, un po’ di movimento, corse in macchina e in moto, qualche colpo ricevuto dal nostro eroe, qualche momento di riflessione magari su una barca non sua. All’opera, dunque, il Montesi- Marlowe per risolvere il duplice problema, preso da dubbi, ricordi (Marta, il suo folletto irlandese sparita tra i confini di Ruanda) e momenti di sana goduria.

Prosa veloce il giusto senza tante strombazzate, qualche spunto culturale, citazioni sul cinema, l’umorismo di fondo che a volte sembra girare un po’ su se stesso. Un lavoro piacevole e leggero. Ecco, leggero. Tra discreto e buono. Il solito giallo di gradevole lettura, pure spiritosetto nel solco di una tradizione brillantina che un po’ mi ha stancato ma che comunque consiglio di leggere.

Per I segreti del giallo ecco Franz il ciccione di Alberto Rudellat, praticamente un racconto simpatico di un personaggio in contrasto con il proprio autore.