Beatrice e Tess sono due sorelle, ma nonostante questo, o forse proprio per questo, non potrebbero essere più diverse fra loro. Bea è responsabile e matura, motivata e tenace, con una carriera di prestigio e una solida vita incardinata in solidi binari, Tess, la sorella minore, è spregiudicata e spontanea, passionale e perennemente incasinata. Quando la scapestrata Tess non da più notizie di se, la responsabile Bea decide di prendere un aereo e volare a cercarla a Londra, ma non si preoccupa più di tanto, la sua sorellina ne avrà combinata un’altra delle sue. Ma non è così. Il cadavere di Tess viene ritrovato in un gelido Hyde Park, i polsi recisi, la neve dell’inverno londinese che silenziosa e candida ha portato via la sua vita. Bea è sconvolta, ma non crede, non potrà mai credere che sua sorella si sia suicidata e così trasferitasi nel suo appartamento comincia determinata e decisa a indagare, e qualcosa di strano emerge fra le pieghe della vita di Tess… strane telefonate, e inquietanti presenze.

Sorelle è il romanzo di esordio dell’autrice inglese Rosamund Lupton, pubblicato in Italia dalla Giano editore, il libro ha avuto uno straordinario successo di critica e pubblico in tutto il mondo, con oltre mezzo milione di copie vendute e traduzioni in trenta paesi.

La Lupton imbandisce una trama avvincente, che costringe il lettore a scorrere pagina dopo pagina, a lasciarsi andare fra i meandri di un mistero crudele, a lasciarsi avviluppare fra le maglie di una ragnatela narrativa forte, densa, sorprendente. I personaggi sono magnifici, intensi, ben delineati. Il rapporto falsamente conflittuale fra le due sorelle, spalanca abissi di profonda intensità emotiva. E proprio il sentimento doloroso e intenso della perdita percorre inesorabile, cattivo e implacabile l’intero romanzo. Ma fra la profondità dei sentimenti e la felice capacità di scrittura si inserisce anche una narrazione e una strutturazione degna del miglior thriller, con decisi e imprevedibili colpi di scena, uniti a uno stile definito e consapevole.

Di fronte a tanti romanzi considerati di spessore, ma che in realtà risultano piatti e inespressivi si pone questo romanzo di “genere”, che riesce a trasmettere emozioni, a indagare l’animo, a far vivere il dolore degli esseri umani e allora è giusto chiedersi quale sia la grande letteratura.

Siamo di fronte a un romanzo straordinario.

Siamo di fronte a grande letteratura.