Con il romanzo Seduzione fatale (Pacific Heights, 2011) inizia una serie dedicata all’investigatore privato Marten Fane. Il romanzo è stato scritto da Paul Harper ma dietro questo pseudonimo si cela uno scrittore molto noto negli Usa: David Lindsey.

Marten Fane ha lasciato il reparto investigativo della polizia di San Francisco, ora lavora in proprio come investigatore privato, ha un suo team di collaboratori tra cui una bella ex ufficiale della polizia colombiana con la quale Fane ha un rapporto complicato.

Fane viene contattato da una nota psicanalista che ha scoperto che due sue facoltose clienti, senza conoscersi, hanno instaurato una relazione con lo stesso uomo, Philip Krey.

entrambe confidato alla psicanalista come quell’uomo sia in grado di intuire ogni loro inconfessabile desiderio, le soddisfa sessualmente come se conoscesse ogni loro più intimo desiderio. Una cosa quasi impossibile e inoltre, qualche tempo prima il computer della psicanalista aveva subito un misterioso sabotaggio ed è anche per questo che si è rivolta a Marten Fane che è un grande esperto di reati informatici.

Le indagini intraprese da Fane lo portano lentamente a scoprire una realtà che va ben oltre l’amante delle due donne e rivela un coinvolgimento di un potente settore privato in un esperimento elaborato e pericoloso.

Paul Harper è lo pseudonimo di David Lindsey, autore di tredici romanzi, tutti best seller negli Stati Uniti.

Seduzione fatale (Einaudi 2011) è il primo capitolo di una nuova serie, incentrata sul re dell'intelligence Marten Fane.  

un brano: 

- No, il punto è che è pericoloso conoscere troppo a fondo i pensieri di una donna.

- È pericoloso? - chiese lui. - Pericoloso?

Lei aspettò di vedere dove sarebbe andato a parare. - Non parli sul serio, eh? - disse lui. - Qual è il problema? Troppa intensità? - Non esagerare, non superarmi, - gli disse, con un leggero ma umiliante tremolio nella voce.

- Non entrarmi troppo dentro.

Lui capiva, ne era perfettamente conscia.

Capiva che lei sceglieva con cura le parole, che non stava usando una metafora per un'altra e che non parlava di sesso 

Una coppia clandestina si incontra in un albergo. Le regole sono semplici: niente nomi, niente dettagli personali, nessun discorso sulle loro vite fuori da lí. Per Lore Cha - moglie di un imprenditore della Silicon Valley - è tutto molto eccitante, elettrizzante. A Lore, quegli incontri segreti e l'esplorazione di nuovi piaceri sensuali sembrano esattamente il diversivo di cui aveva bisogno. Ogni dettaglio di quelle serate è estremamente gratificante e proprio come se l'era immaginato. Anche troppo.

Il problema è esattamente questo: Philip Krey riesce a intuire ogni suo pensiero. Prima ancora che lei ce l'abbia chiaro in testa. E a mettere in atto le sue piú oscure e inconfessate fantasie.

All'altro capo della città, anche Elise Currin, moglie di un businessman parecchio in vista, ha una storia con Krey. E anche lei, lentamente, percepisce di avere a che fare con un uomo che non solo è attento e intuitivo, ma che pare avere accesso diretto alla sua mente e alle sue fantasie.

Quando emerge che le due donne hanno in comune la stessa psicanalista, comincia a delinearsi uno scenario delicato e inquietante, sul quale non può che essere chiamato a indagare un personaggio tranquillo e riservato come Marten Fane. 

Seduzione fatale di Paul Harper (Pacific Heights, 2011)

Traduzione Alessandra Montrucchio

Einaudi, collana Stile libero big, pagg. 307, euro 18,50