Ennesima versione di Robin Hood portata sul grande schermo da Ridley Scott e dal suo attore feticcio Russell Crowe, kolossal d’azione sostenuto anche dal premio Oscar Cate Blanchett, qui nei panni della diafana ma combattiva Lady Marian (o Marion?). Nell’arco del film lo stagionato arciere  scoccherà sì e no un paio di frecce, ma si  batterà per tutto il tempo senza sosta a spade e mazzate e per premio Lady Marian lo farà dormire coi cani accanto al caminetto. Per  girare l’unica scena a petto nudo Russell Crowe si è sottoposto a una drastica dieta dimagrante (siccome puzza è costretto a farsi un bagno e per riuscirci deve farsi aiutare a togliere cotta, e abiti cuciti addosso, dalla stessa nobildonna).

Insomma tutto quello che ancora non sapevamo di Robin Hood prima di diventare Robin Hood. Avventurosamente godibile sul grande schermo se non si è particolarmente stanchi (2 ore e mezza) e rapidamente dimenticabile appena usciti di sala.

Robin Hood -  USA, Gran Bretagna 2010 -148’

Regia: Ridley Scott

Con: Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Mark Strong, Mark Addy, Oscar Isaac, Danny Huston, Eileen Atkins, Kevin Durand, Scott Grimes, Alan Doyle, Max von Sydow, Douglas Hodge, Robert Pugh, James Fiddy, Bronson Webb, Léa Seydoux, Jamie Clark, Joe Golby, Jessica Raine, Lyia Terki, Shara Bowden, John Atterbury, Matthew MacFadyen

Nel XIII secolo, Robert Longstride,  abile arciere al servizio di Riccardo Cuor di Leone  in guerra coi Normanni,  soccorre Sir Loxley durante il tragitto per rientrare in patria. Prima di morire l’uomo gli strappa la promessa di  restituire la sua spada al vecchio padre nella contea di Nottingham.  Robert si recherà nella tenuta di Loxley, dove per volere del vecchio Walter assumerà l’identità del figlio defunto e i diritti sulla bella e superba consorte Marion. Sventato un complotto francese ai danni dell’Inghilterra e deciso a reagire ai soprusi di Giovanni Senzaterra, Robert impugnerà arco e frecce.

Dichiarato fuorilegge, si rifugerà  nella foresta di Sherwood  per diventare leggenda.

Inaspettato e sorprendente questo Vendicami, con un giovanile Johnny Hallyday, indurito dal botulino, che interpreta uno chef francese assetato di vendetta, costretto a fotografare amici e nemici per via di una progressiva perdita di memoria che gli fa lentamente dimenticare i  motivi della vendetta stessa. Una vera impresa per lo spettatore riconoscere i 3 killer dagli occhi a mandorla buoni, dai tre cattivi. Curiosa la resa dei conti finale con giacca e bandierine… Spettacolare e imperdibile!  

 

Vendicami – Hong Kong/Francia 2009 – 108’

Regia: Johnnie To

Con Johnny Hallyday, Syvie Testud, Antony Wong, Chau-Sang, Ka Tung Lam, Luet Lam, Simon Yam, Siu-Fai Cheung

To avrebbe voluto Alain Delon nel ruolo dello Chef francese Costello in trasferta ad Hong Kong per vendicare l’uccisione dei familiari della  figlia, assegnato solo in seconda battuta al  rocker Johnny Hallyday, per farlo dovrà farsi aiutare da  tre killer senza scrupoli assoldati sul posto 

Sullo sfondo di un’irreale Francia anni Cinquanta  sospesa nel tempo questa deliziosa pellicola di Laurent Tirard che La Schermitrice ha visto, ridendo a più riprese, in compagnia (sparsa) di altri 5 spettatori persi in una sala enorme.

Che spreco e che peccato! 

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori - Francia 2009 -91’

Regia:  Laurent Tirard

Con: Valérie Lemercier, Kad Mérad, Sandrine Kiberlain, François-Xavier Demaison, Michel Duchaussoy.

Amato in famiglia e benvoluto dalla maestra e dai compagni di scuola, il piccolo Nicolas vive una vita felice. Ma un giorno una conversazione tra i suoi genitori, lo induce a pensare che col prossimo arrivo di un fratellino lui potrebbe finire  abbandonato in un bosco come Pollicino.

Nato dalla penna di René Goscinny, co-autore di Asterix e di Lucky Luke e dal talento di Jean Jacques Sempé, nel marzo 1959 appare su "Soud Ouest Dimanche", il primo episodio della serie di racconti umoristici illustrati che vedono il piccolo Nicolas protagonista.

Dopo aver visto la stessa protagonista Melanie Laurent, anche in Inglorius basterds di Tarantino, verrebbe da pensare che la bella artista sia condannata a recitare sempre la parte dell’ebrea salvata da piccola per il rotto della cuffia, ma almeno in questo caso la musica accorderà gli uomini in un'amichevole gara tra etnie perseguitate (ebrei e gitani) in un Concerto per Violino e Orchestra.

Musica per gli occhi e per le orecchie, ecco un altro film da recuperare per chi ancora non l’avesse visto!

Il concerto – Francia, Italia, Romania, Belgio 2009 – 120’

Regia: Radu Mihaileanu.

Con: Aleksei Guskov, Dmitri Nazarov, François Berléand, Miou-Miou, Valeri Barinov, Melanie Laurent

Andreï Filipov, direttore d'orchestra deposto dalla politica di Brežnev,  dopo aver perso il lavoro per essersi rifiutato di licenziare la sua orchestra, composta principalmente da musicisti ebrei, è costretto da trent'anni a umili lavori alle dipendenze del nuovo direttore del Bolshoi. Ma il furto di un fax del Théâtre du Châtelet di Parigi gli cambierà per sempre la vita…

 

Che il piccolo Nicolas sia con voi!