Il senso di colpa. La consapevolezza di essere soli. Queste sono le armi che il killer usa per commettere i suoi omicidi. E per manipolare le persone.

Sam Currie è un detective, Dave Lewis è un giornalista. Li unisce lo strazio insanabile per la morte violenta di ciò che avevano di più caro al mondo: un figlio per Sam, il fratello minore per Dave. Ma li unisce anche la disperazione nata dalla consapevolezza di non aver fatto nulla per impedire quella morte.

I due uomini si trovano, per vie diverse, coinvolti nella lotta contro un serial killer, che cattura giovani donne e le lascia morire di fame e di sete, nella consapevolezza che Nessuno verrà.

Steve Mosby, dopo il successo di 50/50 killer, torna in libreria con questo nuovo thriller, che, ancora una volta, convince pubblico e critica.

Non si può negare che l'autore sia riuscito a costruire un romanzo originale, di piacevole lettura, unendo meccanismi del genere ad aspetti più riflessivi e interiori.

Nessuno verrà è un romanzo scuro, in cui, in parte, ciascuno può riconoscersi. A chi, infatti, non è mai capitato di sentirsi in colpa per aver trascurato una persona? A chi non è mai capitato di sentirsi solo e abbandonato?

Sono questi i meccanismi, ovviamente portati all'esasperazione, su cui l'autore innesta la storia; meccanismi che i personaggi subiscono e applicano, secondo quello che è il loro ruolo nella vicenda.

Questa è la vera caratteristica di Nessuno verrà, il suo reale punto di forza: l'utilizzo di dinamiche squisitamente psicologiche e introspettive, in un contesto thriller secondo tutte le regole. La commistione di questi elementi, portata avanti con abilità dall'autore, permette al romanzo di assumere un aspetto originale: al contrario forse sarebbe stato un thriller come tanti.

In questo modo, invece, il lettore segue e si appassiona alla vicenda, sentendosi in parte vittima in parte colpevole, non solo e non tanto interessato a scoprire il colpevole, ma soprattutto focalizzato sulle dinamiche che si innestano nei personaggi, sulla paura, la disperazione e l'incapacità di reagire di ciascuno.

Poco importa quindi che l'indagine passi in secondo piano e che la soluzione del caso non si particolarmente originale: Nessuno verrà nasconde aspetti davvero più interessanti!