Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino dei fratelli Oxide e Danny Pang, remake americano di un loro stesso film. Per un 70% noir, per un venti revenge-movie, per un dieci mèlo, che in questi casi serve sempre (ma proprio sempre…) alla palingesi del protagonista.

Solo che con tutto il rispetto i fratelli Pang non sono John Woo (tantomeno Melville…) e nemmeno Johnnie To (a proposito, noi umili scriba, abbiamo adocchiato sugli scaffali del solito distributore che comincia per B e finisce con R…, Exiled penultima fatica di To per cui chi se lo è perso se lo vada ad affittare ché il film merita…). Pure quelli appena citati fanno (alcuni facevano…) 70+20+10, solo che il loro 100 era assai più che il 100 dei Pang.

Comunque la storia è la seguente: Joe (Nicolas Cage ma per noi Nicola Gabbia), killer di lungo corso, arriva a Bangkok per compiere quattro omicidi commissionatigli da Surat, un boss della mala locale. Per compiere la missione decide di avvalersi dell'aiuto di Kong, un ladruncolo di strada. Mentre di solito i compagni occasionali vengono eliminati una volta completata la missione, stavolta no, ed ecco che presolo in simpatia, Joe/Gabbia inizia il suo “aiutante” alla dura vita del killer. C’è spazio anche per l’amore sotto forma di una farmacista muta.

Grandi sparatorie tipo tiro al piccione (indovinate un po’ chi sono i piccioni?), crudeltà splatter (Nicola Gabbia che prima mozza la mano di un tizio armato con un’elica e poi, strappata dal moncherino sanguinante la pistola, fa fuori il poveraccio…), momenti struggenti (tipo quello dove la farmacista scopre la vera identità di Gabbia…).

Ma non aspettatevi nulla che non sia già stato abbondantemente mostrato con esiti infinitamente superiori.

Solo il finale, in piena zona sacrificio + etica del mestiere, smuove qualcosa appena…