Era arrivata in calcolato anticipo per gustare un assaggio di Bruno ma in sala aveva trovato L’Era glaciale 3  Eppure la sala era giusta e l’orario pure. Probabilmente quelli del cinema non avevano aggiornato i tabelloni, così, non paga, era entrata in un'altra per assistere a una mezzorata  di Oggi sposi uscendone senza mai esser riuscita a increspare le labbra in un sorriso, e quando all’orario giusto era entrata per vedere Parnassus,  il film era già cominciato. “Vuoi vedere che da oggi hanno rinunciato alla pubblicità?”  Venti minuti dopo quando una signorina giallovestita era già lì a  spingere gli spettatori verso l’uscita aveva miseramente compreso che la notte precedente le lancette degli orologi erano tornate indietro di un ora. E per fortuna, perché l’immaginario di Gilliam seppur affascinante non era stato subito di facile comprensione e nemmeno rivedendolo daccapo, seppur apprezzando meglio il  plot  e le magiche sostituzioni dietro lo specchio del compianto Heath Letger con le facce degli amici Depp, Law e Farrell, qualche dubbio sulla trama era svanito del tutto. Ma dopo vani tentativi di rimettere insieme gli ultimi tasselli aveva deciso di accontentarsi della gioia per gli occhi  per l’immaginifico mondo di Terry e per la curiosa faccia rotonda della sua protagonista.

La patinata modella cheap and chic dei profumi di Moschino e delle copertine di Play boy.

Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo - Canada/Francia/Regno Unito/USA – 2009 - 122’

Regia: Terry Gilliam

Con: Heath Ledger, Christopher Plummer, Verne Troyer, Lily Cole, Tom Waits, Johnny Depp, Jude Law, Colin Farrell, Peter Stormare.

Il Dottor Parnassus capo della compagnia teatrale “Imaginarium” offre al pubblico uno spettacolo irripetibile tramite uno specchio magico, unico passaggio per un mondo fantastico, con cui è in grado di guidare l’immaginazione del prossimo. Il suo potere dipende da un antico patto stretto col diavolo, Mr. Nick, che in cambio pretende l'anima della figlia Valentina al compimento dei suoi sedici anni. Alla compagnia si aggiunge il giovane Tony, affascinante gaglioffo che si imbarcherà in un viaggio attraverso mondi paralleli (che ricordano tanto quelli de La Fabbrica del Cioccolato di Willy Wonka) per salvare la ragazza dal maligno…

District 9 - Meraviglioso primo tempo con gli alieni-gamberoni relegati e braccati nella loro baraccopoli dai poliziotti razzisti e vessati dal prepotente giornalista di turno che per realizzare lo scoop rimane presto vittima della propria intraprendenza.

District 9 trae forza dalla fusione col finto documentario, con riprese con camera a mano e frenetici cambi di ritmo che allineano sequenze fantastiche a inquadrature tradizionali con punti di vista di videocamere a circuito chiuso e amatoriali.

L'immedesimazione dello spettatore è tutta con le creature immigrate mentre gli uomini sono il vero “nemico”.

Peccato del cambio di registro in un secondo tempo impastato di commozione e romanticismo con l’ormai contaminato protagonista   trasformato come ne La mosca che passa da persecutore a perseguitato.

E meno male che si evita il  lieto fine.

District  9 - USA  - 2009 – 112’

Regia: Neill Blomkamp

Con Sharlto Copley, David James, Jason Cope, Vanessa Haywood, Marian Hooman, Vittorio Leonardi, Mandla Gaduka, Johan van Schoor, Stella Steenkamp, David James, Nathalie Boltt, Sylvaine Strike, Elizabeth Mkandawie, John Summer, William Allen Young, Greg Melvill-Smith, Nick Blake, Morena Busa Sesatsa, Themba Nkosi, Mzwandile Nqoba, Barry Strydom, Jed Brophy, Louis Minnaar

Negli anni '80 migliaia di alieni malridotti rimangono arenati con la loro gigantesca astronave sopra Johannesburg senza più muoversi.

Per 20 anni vengono stipati in una baraccopoli creata per l'occasione denominata Distretto 9. Un posto dove vengono trattati come animali, dove regnano caos e anarchia e dal quale fuggono sporadicamente per delle incursioni in città accrescendo  risentimento e xenofobia nella popolazione locale.

Giunto  il momento del trasferimento ad altra destinazione, gli alieni vorrebbero solo tornarsene da dove sono venuti…

La doppia ora dovrebbe essere una scommessa col pubblico al quale viene chiesto di dipanare la storia insieme ai protagonisti della vicenda e anche un film di sceneggiatura  che si gioca tutto sulle concatenazioni dei fatti. Bravissimi Filippo Timi e  Ksenia Rappoport senza i quali il film probabilmente naufragherebbe fin dalle prime inquadrature, che invece reggono per un po’ spingendo lo spettatore in una direzione giallo-nera, che giallo-nera non è, per dargli poi il colpo di grazia svelando che il  mistero  è in gran parte frutto dei sogni della protagonista in coma.

E l’uso del sogno riporta alla mente de La Schermitrice la vecchia soap-opera Dallas dove a un certo punto si faceva morire il povero Bobby Ewing (licenziato dalla serie per esose richieste sul cachet), che improvvisamente tornava a  rivivere, dopo almeno un’annata di episodi (a cachet concordato), uscendo dal bagno come se niente fosse e  giustificando la sua latitanza come frutto di un lungo sogno della moglie Pamela.

E vabbé, allora ditelo!

La doppia ora – Italia – 2009. 95’

Regia:Giuseppe Capotondi

Con: Ksenia Rappoport, Filippo Timi, Antonia Truppo, Gaetano Bruno, Fausto Russo Alesi, Michele Di Mauro, Lorenzo Gioielli, Lidia Vitale, Giampiero Iudica, Roberto Accornero, Lucia Poli, Giorgio Colangeli

Sonia, un avvenente ragazza dell’Est che fa la  cameriera in un hotel, incontra Guido, ex- poliziotto  custode di una lussuosa villa isolata, ad uno Speed date ed è attrazione reciproca.

Durante una visita di Sonia  nella villa in assenza del padrone entrambi vengono aggrediti e feriti da una banda di rapinatori…

Orphan un collage di deja-vu di tanti film con bambini indemoniati che riserva però un sorprendente colpo di scena finale, quando dopo mille nefandezze e un sensuale ma blasfemo tentativo di seduzione paterno, rivela che la piccola Esther, che in realtà si chiama Leena, non è una bambina ma bensì una signora di 33 anni, che soffre di uno squilibrio ormonale che le provoca nanismo armonico.

Impagabile…

Orphan - USA CANADA - 2009 - 123’

Regia: Jaume Collet-Serra

Con: Vera Farmiga, Peter Sarsgaard, Isabelle Fuhrman, Jimmy Bennett, Margo Martindale, Karel Roden, Rosemary Dunsmore

Kate e John per superare  la perdita della loro terza figlia, decidono di adottare Esther, una bambina russa di 9 anni.

La bambina in passato è già stata data in adozione ad una famiglia americana misteriosamente perita in un incendio. Unico problema lamentato dalle suore dell’orfanotrofio, che fino a quel momento si sono prese cura di lei, è l’inutile tentativo di toglierle i nastri che le celano  collo e polsi. La bambina dapprima sembra ben  integrarsi nella nuova famiglia,  dimostrando educazione e gentilezza, ma i problemi, naturalmente, non tardano  a manifestarsi…

 

E si potrebbe parlare anche de La ragazza che giocava col fuoco ma La Schermitrice preferisce stendere un velo pietoso e ricordare la povera Lisbeth Salander com’era in Uomini che odiano le donne,  sia in carta e piercing che in celluloide!

Che i sogni, a questo punto, siano con voi!