Appuntamento torinese con Portici di carta per sabato 26 e domenica 27 settembre, la rassegna libraria d’autunno che ogni anno viene organizzata nel capoluogo piemontese sotto i portici di via Roma, fra piazza Carlo Felice e piazza San Carlo. Tra i vari stand presenti alla manifestazione, da segnalare quello dell’editore Angolo Manzoni, dove sarà possibile trovare le prime copie del nuovo romanzo di Giorgio Ballario Una donna di troppo, un noir storico ambientato nel 1935 nelle colonie dell’Africa italiana. Protagonista sarà il maggiore Morosini, ufficiale dei reali carabinieri in servizio a Massaua, in Eritrea, personaggio che si ripresenta ai lettori dopo l’esordio in Morire è un attimo (sempre pubblicato dallo stesso editore).

Con Una donna di troppo, Giorgio Ballario ci racconta una storia scavata all’interno di un periodo della nostra storia piuttosto complesso e controverso. “Una specie di buco nero - come ci dice lo stesso autore - soprattutto per la stragrande maggioranza degli italiani, nel senso che ignorano quel che è successo, forse persino che l’Italia abbia avuto delle colonie africane e che la prima – proprio l’Eritrea – risalga addirittura alla fine dell’Ottocento, molto prima dell’epoca fascista”.

Uno spaccato di storia dal profilo tutto italiano e lontano anni luce dai giorni nostri, ricco di avvenimenti ancora da riscrivere in chiave letteraria nonostante gli sforzi di alcuni autori contemporanei, primo fra tutti Carlo Lucarelli.  Ma si tratta anche di un periodo ricco di un suo fascino tutto esotico e scelto dall’autore per l’ambientazione originale e che rappresentava, nel secolo scorso, “una specie di Far-West italiano che nella mentalità collettiva dell’epoca era vissuto come una vera e propria frontiera, anni in cui l'Italia cercava di imporsi fra le potenze europee per conquistare un «posto al sole»”.

In Una donna di troppo, la guerra con l'Abissinia è ormai alle porte e neppure l'intensa attività diplomatica sembra in grado di poterla scongiurare. In Somalia, dove il generale Graziani si accinge a lanciare l'offensiva dal “fronte sud”, alcune morti misteriose seminano il panico e mettono a rischio l'avanzata delle truppe italiane. Si sospettano operazioni di sabotaggio delle spie del Negus oppure il misterioso disegno di bande criminali. Dall'Eritrea viene inviato a investigare il maggiore Aldo Morosini, accompagnato dal maresciallo Barbagallo e dallo scium-basci Tesfaghì. Li accoglie una città oppressa dall'afa dei monsoni, ostile, pervasa da intrighi e trame di potere. L'indagine entra ben presto fra le pieghe più oscure dell'animo umano e della società coloniale, che dietro la facciata di perbenismo riproduce i vizi della madrepatria. Nella sua ricerca della verità Morosini incontrerà tanti ostacoli, pochi amici e molte donne. Compresa una di troppo. Soprattutto cercherà di indagare facendo ricorso al buon senso e alla tenacia, perché Morosini, nelle intenzioni del suo autore “vuole essere soprattutto un uomo del suo tempo, senza immaginarlo come un personaggio del XXI secolo proiettato nel passato. Insomma, una sfida, quella di farlo agire, vivere, amare, mangiare e pensare come un ufficiale italiano degli Anni Trenta”.

Una donna di troppo - La seconda indagine del maggiore Aldo Morosini nell’Africa italiana di Giorgio Ballario (Edizioni Angolo Manzoni) - 416 pagine - 16 euro