E'  ricco di colpi di scena, di passioni, di intrighi e trame oscure il romanzo che giunge in questi giorni sugli scaffali delle librerie con il titolo L'uomo della verità (Touchstone, 2007), scritto da una autrice americana conosciuta e apprezzata su entrambe le sponde dell’Atlantico, parliamo di Laurie R. King.

In Italia sono stati già tradotti due suoi lavori, che sono piaciuti molti, si tratta  di L'allieva e l'apicultore e Il gioco, entrambi pubblicati da Neri Pozza nella collana I narratori delle tavole.

I due romanzi sopracitati fanno parte della serie Mary Russell mysteries che ha come protagonista l'investigatrice Mary Russell, che cerca di risolvere misteri storici con l'aiuto di Sherlock Holmes.

Altra serie della autrice è la Kate Martinelli mysteries che narra le avventure di una ufficiale di polizia di San Francisco.

Il primo romanzo della King, pubblicato nel 1993, è stato A grave Talent ed è stato premiato nel 1994 con l'Edgar Award nella categoria Miglior Romanzo d'esordio e nel 1995 con il John Creasey Memorial Award. Questo romanzo ci risulta sia stato pubblicato nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2328.

Il presente romanzo si svolge in Inghilterra nel 1926 e il protagonista è l'americano Harris Stuyvesant, che lavora per il Bureau of Investigation, si reca a Londra per una serie di accertamenti su alcuni attentati fatti con esplosivo e i sospetti sono indirizzati in maniera precisa verso un noto uomo politi inglese. L'indagine segna il passo in quanto non viene aiutato dagli investigatori inglesi sino al momento che entra in contatto con un uomo che tornato dalla Grande Guerra fortemente scosso ma ha acquisito un dono tutto particolare: ha la capacità di leggere nella mente della gente e capire se una persona dice la verità oppure se sta mentendo.

Un interessante e preciso ritratto di una nazione uscita vittoriosa ma stremata dalla guerra e con molti problemi sul tappeto.

Laurie R. King è nata a Oakland nel 1952. E' stata la prima scrittrice americana a vincere premi per il Best First Crime Novel sulle due sponde dell'Atlantico con il suo thriller A Grave Talent. Oltre alle serie di cui abbiamo detto, ha scritto i best sellers A Darker Place, Folly e Keeping Watch. Vive in California.

La trama: Harris Stuyvesant arriva a Londra nell'aprile del 1926. È un gigante tutto muscoli che dal 1911, dall'età, cioè, di ventidue anni, lavora per l'u.s. Bureau of Investigation, l'antesignano dell'FBI. Stuyvesant ha con sé una documentazione a dir poco scottante: un verbale dei servizi segreti in cui si avanza l'incredibile ipotesi che i tre attentati a sfondo politico — tre esplosioni, una di nitroglicerina, due incendiarie, tutt’e tre confezionate con cura — avvenuti a poca distanza l’uno dall'altro a Chicago, in Pennsylvania e a New York, siano non solo strettamente connessi, ma abbiano le loro radici li, in terra britannica. E che radici! In almeno due casi, i testimoni hanno riconosciuto un inglese che stazionava in zona, un tipo magrolino, capelli scuri, lenti affumicate e baffetti.

Stuyvesant ha con sé una foto che ritrae l'uomo in mezzo ai viaggiatori raccolti sulla tolda di una nave a New York, e delle fotocopie della lista dei passeggeri di tre imbarchi in cui il nomi- nativo dell'uomo è cerchiato in nero.

Quando, negli incontri ufficiosi coi suoi colleghi dello spionaggio inglese, sbandiera foto e nome, i suoi interlocutori sbiancano puntualmente in volto e scuotono la testa in segno di diniego.

Richard Bunsen, la star del partito laburista, il nuovo genio della sinistra britannica, l'amante di Lady Laura Hurleigh, del potente dan degli Hurleigh, l'aristocrazia che spadroneggia a corte e al governo e dice la sua persino nella nomina degli ambasciatori, Bunsen, il moderato, brillante dirigente sindacale attentatore sull’altra sponda dell'Atlantico? Ridicolo!

Stuyvesant raccoglierebbe soltanto scherno e divertite reazioni se non incontrasse Aldous Carstairs, un maggiore del controspionaggio con una bocca da depravato e una stretta di mano disgustosa, che non solo resta imperturbabile dinanzi alle sue carte, ma si mostra perfettamente al corrente del passato sovversivo e del complicato presente di Bunsen e, per misteriose ragioni, dispensa a Stuyvesant preziosi consigli. Lo indirizza a un uomo che vive in Cornovaglia, il capitano Bennett Grey, tornato dalla Grande Guerra col sistema nervoso a pezzi e una dote eccezionale: la capacità di leggere nella mente delle persone e di poter "distinguere l'oro da una patacca".

L'uomo della verità di Laurie R. King (Touchstone, 2007, Traduzione Marco Rossari, Giano editore, collana NeroGiano, pagg. 589, euro 19,50) - ISBN 978-88-6251-036-3