Gli occhi dell'Hydra è il titolo di un'antologia con una genesi molto particolare; nasce infatti per la vetrina del forum di Alan D. Altieri e solo in un secondo momento prende forma nel progetto cartaceo con la casa editrice Domino.

Sotto la curatela di Stefano Di Marino, vengono raccolti racconti di autori dai nomi noti (Alan D. Altieri, Andrea Carlo Cappi), di esordienti assoluti (Gabriele Pinto) e di autori semi professionisti e in via di affermazione (Fabio Novel).

L'operazione è interessante e in questo senso centra pienamente il suo scopo, ma il risultato risulta nel complesso piuttosto altalenante e discontinuo. Come in ogni antologia, i racconti si posizionano su livelli differenti, come è naturale che sia, quello che manca però è la presenza di una curatela forte, che giustifichi la collocazione di ogni tassello al suo posto. Probabilmente questa percezione è generata dalle origini stesse del libro, ma purtroppo è un aspetto importante che avrebbe dato senza dubbio uno spessore diverso all'intero volume.

Quello che colpisce, però, è anche una certa idea condivisa di noir, che trasuda da tutti i racconti, seppur ciascuno con le proprie peculiarità. Un noir duro, onesto e schietto che va oltre le aspettative commerciali e si pone come una dura rappresentazione della realtà, delle perversioni e dei lati oscuri che colorano il quotidiano. Una sorta di percezione comune del genere, che fa da base alle diserse sfaccettature con cui poi ogni autore lo propone al lettore.

Una nota di demerito va alla qualità dell'edizione. Purtroppo, infatti, il contenuto non è valorizzato dalla realizzazione. Troppi refusi popolano le pagine dei racconti, sviste grossolane e ripetute più volte. Un editing più attento e accurato avrebbe senza dubbio valorizzato l'opera, dimostrando anche un rispetto maggiore per il lettore, che purtroppo non ha nel complesso l'impressione di avere per le mani un "oggetto" libro di qualità.

Infine si segnala che i proventi della vendita dell'antologia sono devoluti al comitato per la raccolta fondi destinati a Tomas e Tobias Gallea.