Gli occhi dell’Hydra è un titolo che con l’editrice della Domino Edizioni, www.dominoedizioni.com Solange Mela abbiamo a lungo dibattuto. L’idea era nata per dare voce ai racconti degli iscritti al forum ufficiale dedicato a Sergio Alan D. Altieriwww.alanaltieri.forumfree.net - ma, in seguito,è diventata quasi un manifesto di una nuova concezione di scrivere il nero all’italiana. Concezione sicuramente lanciata da Altieri che sta portando egregiamente avanti il discorso in edicola ma che, nella versione della Domino, ha una più marcata impronta personale.

L’idea era quella di proporre storie nere sviluppate secondo differenti tipologie d’autore, da occhi differenti appunto. Quelli di rodati professionisti come Andrea Carlo Cappi per esempio, giovani autori a mio avviso sulla strada di un sicuro successo come Barbara Baraldi (in questi giorni in libreria con La collezionista di sogni infranti, Perdisa edizioni), Umberto Maggesi (autore per Mursia di un bellissimo romanzo storico avventuroso, Nan Bhu) ma anche lettori che scrivono per diletto (ancora, ma in futuro…) come Alessio Lazzati, Dario Geraci e altri.

Ovviamente c’è in apertura un racconto del “nostro “ Fabio Novel che ha scritto uno dei racconti che più mi è piaciuto.

Non me ne vogliano quelli che non cito, ma questo non è un catalogo. Tutti hanno fatto bene la loro parte e l’elenco lo abbiamo già pubblicato. Per scoprire chi sono leggetevi l’antologia. Ne vale la pena. Per questo non c’è indice, non c’è bibliografia anche se tutti gli autori sono stati chiamati a dire qualcosa per presentarsi.

Il pezzo forte, ovviamenteè stato Hydra Shock 375 un Altieri doc impreziosito da una toccante nota introduttiva.

Ma Gli occhi dell’Hydra è solo il primo volume di una collana che è nata e che Solange mi ha affidato visto l’entusiasmo e la qualità del materiale raccolto.

Sicuramente siamo consapevoli che ci stiamo muovendo in un settore sovraffollato e dominato da etichette che a suon di miliardi possono occupare posizioni privilegiate.

La mia idea, condivisa e discussa con l’editrice, è quella di proporre vari aspetti del nero italiano così come li concepisco.

Prima di tutto storie attuali, nel senso… inserite nella nostra realtà. Niente sovrapposizioni con altri generi. Storie italiane ma non solo. Storie però dove ci sia uno spirito legato al thriller italiano. Quello che secondo me ha uno stretto collegamento con il cinema anni 70. il poliziottesco e il thriller argentiano. Questi i filoni principali.

Ospiteremo romanzi di più ampio respiro, con alcune riproposte di libri ormai introvabili curati proprio per appassionati più che per il mass market. Non che le vendite ci dispiacciano, però c’è una vena elitaria nella scelta degli autori e delle autrici come nei tempi che distinguerà la collana dalla prima uscita.

Questo purtroppo perché non ci possiamo permettere di ricevere centinaia di manoscritti in visione e, perché, un po’ arrogantmente lo ammetto, preferisco selezionare io gli autori, lavorando magari a progetti con persone che ho avuto già modo di testare.

Assieme ai romanz i- abbiamo in serbo per l’autunno una grande sorpresa… femminile - ci sarà una versione “corta”, i Criptex per una notte. Agili volumetti dal prezzo contenuto da consumarsi nel giro di una sera. E, in questo settore, mi concedo di aprire la strada con La morte tatuata, un racconto che ho riesumato e completamente riscritto cui farà seguito un piccolo ma interessante saggio sul cinema poliziesco ani 70 e ancora un’altra proposta “corta” ma intensa firmata da un promettente autore di raccontini cui sveleremo il nome a tempo debito.

Un po’ per scaramanzia un po’ perché la prudenza e non l’avventatezza aiutano gli audaci (ma la fortuna ci vuole) scoprirete insieme il frutto del nostro lavoro.

Un lavoro, permettetemelo, che ho accettato perché, dopo troppi anni passati a scegliere libri da classifiche americane, volevo concedermi il piacere di vedere libri secondo la mia idea del thriller.

Idea che può essere discutibile ma che è meditata.