Cosa farsene del terzo episodio della saga di Resident Evil intitolato Resident Evil: Extinction stavolta a firma di “ne rimarrà soltanto uno!” Russell Mulcahy? Assolutamente nulla, se non parlarne male, tra l’altro per poche righe soltanto, perché davvero non c’è nulla da segnalare se non una calma piatta da far addormentare il più ipercinetico degli spettatori. D’altra parte se per costruire una sequenza tocca saccheggiare nientemeno che Gli Uccelli, qualcosa vorrà pure dire. Si fermasse qua il saccheggio, macché, prosegue alla grande spaziando tra la saga di Intercepetor – Il guerriero della strada (deserto, carovana di auto in marcia, la benza che scarseggia…) e il finale di Il pianeta delle scimmie, con Las Vegas al posto di New York. Come capita sempre in questi casi, più il film è insignificante più si continua ad allevare la polvere, quindi pronti a un quarto episodio pieno zeppo di “Alici” (Alice è una, Milla Jovovich, ma clonando clonando…), pronte alla madre di tutte le battaglie, quella della noia contro la passione.