Oh capitano, mio capitano!

Dopo aver aspettato per più di due anni il ritorno delle Fiamme Gialle in tv, ci siamo concessi il lusso di analizzare ben cinque appuntamenti prima di pronunciarci su questa seconda serie dedicata alla Guardia di Finanza in onda il venerdì su RaiDue in prima serata.

Innanzi tutto eravamo stupiti dal fatto che, in totale controtendenza rispetto al mercato della fiction televisiva italiana, Il capitano 2 non proponesse le due puntate di 45’/50’ netti unite in un solo appuntamento e neppure il singolo episodio da 100’/110’ come nella precedente serie, ma addirittura un minifilm tv di circa 200’ diviso in due serate a distanza di una settimana una dall’altra. Sperimentazione o inconscio desiderio di suicidio? Per ora propendiamo per la prima ipotesi senza escludere del tutto la seconda.

Poi eravamo curiosi se sarebbe continuato questa specie di giro d’Italia del crimine con la Squadra del Capitano (tutte maiuscole, mi raccomando!), chiamata per la sua preziosa consulenza dalla Calabria a Milano fino a Genova (e vedremo nei prossimi episodi dove si andrà). Esigenze tecniche o colossale gaffe (i locali reparti della Guardia di Finanza sono incapaci di gestire le loro indagini senza ricorrere a Roma)? Anche qui buona la prima (ma i dubbi restano sulla bontà della scelta).

Infine volevamo vedere come se la sarebbero cavata gli sceneggiatori nel passaggio, nel ruolo di protagonista, dal Preziosi “di Rivombrosa” al Morelli  di “Coliandro”. E qui bisogna fare qualche passo indietro.

Nel 2005 il capitano n. 1, Giulio Traversari, interpretato appunto da Alessandro Preziosi, imperversò per tutta la prima serie facendo innamorare di sé l’incantevole tenentina Margherita Passanti (l’attrice Gabriella Pession). Arrivato il momento di mettere in cantiere la seconda serie il bel Preziosi annunciò che non avrebbe continuato: a quel punto gli autori elaborarono una strategia degna certo della nostra melodrammatica fiction, ma assai lontana dai canoni di quella straniera. Guarda caso, proprio in queste settimane “Squadra Speciale Cobra 11” ha sostituito uno dei protagonisti facendolo elegantemente morire in un conflitto a fuoco e facendogli subentrare, a tamburo battente, il sostituto: tutto in una puntata.

Troppo semplice!

Intanto si è chiesto a Preziosi di rimanere quel tanto che permettesse allo spettatore (e ancor più alla spettatrice!) di elaborare il lutto; peccato che nelle oltre tre ore del primo episodio, Operazione tritolo, ci si è dovuti inventare nell’ordine: una pericolosa spedizione in Calabria (ora in tv va alla grande la ’ndrangheta…); un’operazione da infiltrato; baruffe da innamorati fra Traversari e la Passanti per stabilire se dovesse prevalere l’amore o la carriera; un bel pargolo in arrivo (solo in tv non si usano contraccettivi!); e infine una superba esplosione in cui il capitano n. 1 ha abbandonato questo mondo anche se è stato lasciato un certo margine di dubbio che si possa essere miracolosamente salvato (e se Preziosi cambiasse idea? Meglio tenersi una porta aperta… D’altra parte Mediaset non ha fatto lo stesso con l’ispettore Belli di “Distretto di Polizia?”).

Si è preso poi un altro bello (Giampaolo Morelli, già apparso come ufficiale dei Carabinieri in Distretto di Polizia e come ispettore di polizia in Coliandro, completando così il filotto delle nostre più importanti forze dell’ordine) e lo si è inserito a partire dal secondo episodio con modalità da soap all’italiana (Incantesimo insegna!): c’era una storia d’amore nella prima serie? E allora raddoppiamo! Non solo il capitano n. 2 si incapriccia della bella figlia del suo capo (il colonnello Fioravanti interpretato da Giuliano Gemma), ma, siccome la Passanti se n’è andata, travolta dal dolore (ma rimane un dubbio: ricomparirà o no?) arriva un’altra bella tenentina, Angela Casotti (l’attrice Camilla Filippi) che s’innamora del maresciallo Iannone, già spasimante senza speranza della Passanti. State perdendo il filo? Non prendetevela con noi…

Disseminata anche qualche altra trovata da feuilleton (il nuovo capitano è stato abbandonato in tenera età dal padre che nel frattempo è diventato generale della Guardia di Finanza e, quel che conta, amico del colonnello Fioravanti; il quale Fioravanti poi viene ferito alla testa da un liller ma nel giro di circa 100’ ritorna come nuovo), il gioco era fatto.

Mancava la ciliegina sulla torta: nei trailer che hanno lanciato la serie compariva solo Preziosi, inducendo lo spettatore (pardon, spettatrice) distratto o disinformato a credere che in pista ci fosse ancora e soltanto il capitano n. 1….

Sugli episodi: normale amministrazione negli intrecci, solita difficoltà nel far digerire improbabili collaborazioni tra forze dell’ordine, consueto dispendio di primi piani su elicotteri in evoluzione, reparti speciali all’opera, volanti che sgommano contro la malavita.

Che dire?

Oh capitano, mio capitano!

 

Voto: 6