Riecco James Sallis in una nuova uscita in italiano, pubblicata sempre da Giano editore. La vicenda è ambientata principalmente a Los Angeles e ha come protagonista Driver, un enigmatico individuo che - come suggerisce il nome d'arte - fa un'unica cosa: guidare le auto. E lo fa dannatamente bene, con un talento da lasciare sbalorditi. Del resto la sua, più che una vocazione, è una monomania. La sua etica è "io guido; faccio solo quello".

Nella Los Angeles dei nostri giorni, Driver trova impiego principalmente come stuntman di prima qualità per le produzioni cinematografiche di Hollywood. Ma non solo. Perché dietro alla società dei lustrini, dei riflettori e delle passerelle d'alta classe c'è anche quella del crimine organizzato, dei furti e dei colpi in banca, un mondo violento ed elementare in cui il talento di un buon guidatore è ancora più apprezzato, per partire a scheggia dopo una rapina. Ed è questo infatti il secondo lavoro di Driver.

La storia inizia con una situazione drammatica, che vede il protagonista asserragliato in una casa assieme a tre cadaveri. Da lì, la narrazione procede per salti temporali raccontando l'infanzia di Driver, la sua fuga dalla famiglia adottiva, il suo maestro di guida, i primi timidi contatti con l'ambiente hollywoodiano, le amicizie con bizzarri scrittori di sceneggiature, e il coinvolgimento sempre più profondo (e pericoloso) con gli ambienti malavitosi. Da qui, il passaggio da guidatore-e-basta a vendicatore dei torti subiti sarà solo una questione di tempo.

La scrittura è pulita ed essenziale, senza mai una virgola di troppo, e pur descrivendo un mondo a noi contemporaneo riesce a far respirare con grande intensità l'atmosfera di un mondo criminale vagamente retrò, oltretutto con un punto di vista decisamente inedito (quello del guidatore) e con un'oscillazione fra i due mondi di Driver - quello luminoso di Hollywood e quello oscuro delle rapine - particolarmente azzeccata. Un romanzo insomma estremamente godibile, asciutto e scattante, da leggere tutto d'un fiato: una manovra automobilistica spericolata da osservare al rallentatore per coglierne tutte le sfumature virtuosistiche.