Loriano Macchiavelli, considerato il padre del giallo italiano, moderno ed indiscusso capostipite della scuola giallistica bolognese, che annovera oramai davvero tanti e pregevoli contributi, ci presenterà la nuova edizione di Sarti Antonio e il malato immaginario.

Il romanzo uscì a puntate fra il 1987 e il 1988 sulla rivista 2000 incontri, per essere poi  raccolto in volume dall'editore Cappelli nel 1988. Da tempo, quindi, mancava dagli scaffali delle librerie.

E' considerato uno dei romanzi-chiave nell'opera di Macchiavelli, soprattutto per la complessità del rapporto che il protagonista di sempre, il sergente Sarti Antonio, deve instaurare con Poli Ugo, detestabile ispettore aggiunto con mansioni di archivista.

 

Uno dei tanti pregi di questa riproposta è che ci costringe al confronto con una Bologna di vent'anni fa, fatta di strade, muri e portici, che ancora ci aspettano se andiamo a rintracciarli, popolata da un'umanità che sembrerebbe essersi estinta, per i molti motivi che Tommaso De Lorenzis analizza nell’interessante postfazione.

Come nell'edizione originale, i capitoli del romanzo sono accompagnati da illustrazioni che il grande Magnus fece appositamente e che interpretano magistralmente la Bologna plumbea  in cui vive Sarti Antonio.

Sarti Antonio e il malato immaginariocon di Loriano Macchiavelli con tavole di Magnus (Dario Flaccovio, 2006) Pag. 320 - € 14,50

Bologna. C’è qualcosa che non torna nei conti della Saub: ammanchi, soldi che finiscono nelle tasche sbagliate. Uno scandalo che qualcuno vorrebbe soffocare. E c’è un ragazzo assassinato, Luca Pomelli Parmeggiani, il figlio di un barone della medicina.

Sarti Antonio annaspa in un’indagine difficile, dagli esiti tutt’altro che chiari. Con lui, i partner di sempre: Felice Cantoni e l’infaticabile auto 28. Ma a indagare questa volta c’è anche un altro poliziotto, uno che ci vede benissimo, anche perché sa esattamente dove cercare: è Poli Ugo, l’archivista zoppo della Questura. L’indagine è un continuo capovolgimento di fronte e Bologna si svela più lercia che mai, fino alla conclusione che inchioda i colpevoli alle loro responsabilità. Anche se nessuno s’illude che sia per sempre. Il caso infatti si apre a mille soluzioni possibili.