I serial killer e la pena di morte sono i protagonisti di questo nuovo Museo criminale nato di recente in via Cavour, nel cuore di Firenze. Un viaggio di un'ora e un quarto tra gli orrori dei più spietati e inquietanti assassini seriali della storia. Per ogni serial killer i curatori della mostra, hanno ricostruito l'aspetto fisico con statue realizzate da artisti fiorentini e una scheda video con i crimini, le motivazioni psicologiche dei delitti, i processi.

Un percorso adatto a quanti vogliano prendere coscienza di quel lato oscuro del genere umano, che spaventa e al tempo stesso affascina, con il quale siamo costretti a confrontarci.

Il percorso museale inizia con uno dei primi casi documentati risalente al 1400, Gilles de Rais lottò a fianco di Giovanna d'Arco e uccise più di 600 bambini. Si passa poi alla Contessa Sanguinaria, Erzsebeth Bathory, che fece strage di vergini per immergersi nel loro sangue.

C'è posto anche per il padre della criminologia, Cesare Lombroso, e ai suoi con le misurazioni dei crani degli assassini. Il tempo vole e si arriva presto ai tempi nostri con John Wayne Gacy, il pagliaccio assassino e Ted Bundy, Ed Gein, che ha inspirato importanti pellicole cinematografiche come Psycho e Il silenzio degli Innocenti, Charles Manson e la sua famiglia satanica, Andrej Chikatilo, il cannibale di Rostov e Albert Fish che si infila aghi nel pube e faceva strage di ragazzini.

C'è anche un reparto con i diversi metodi di indagine utilizzati per risolvere i casi: lo studio del Dna, la ricostruzione dei volti, la balistica, le armi da taglio e da fuoco, l'antropologia forense e l'entomologia, lo studio delle macchie di sangue.

La parte finale riguarda la pena di morte proponendo al visitatore la riflessione sull'uso della pena capitale come deterrente nei confronti della criminalità. Troviamo esempi di camera a gas, iniezione letale, sedia elettrica.