Arriva in questi giorni nelle edicole italiane un'opera corale curata da Franco Forte e Diego Lama per la storica collana "Il Giallo Mondadori". Con Delitti al museo abbiamo dieci autori che ci raccontano dieci storie ambientate al MANN: Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Ho intervistato i partecipanti a questa splendida iniziativa per conoscerli meglio.

La trama dell'antologia:

Napoli non è sole e mare. È una città di ombre, una città liquida che ribolle nelle viscere come una solfatara. Lo sa bene Bas Salieri, ricercatore dell’occulto, alle prese con l’assassinio rituale di un vecchio amico e la scomparsa di un prezioso manufatto. È una città di enigmi, che le sono connaturati fin da epoche lontane. Come scoprono Martino da Barga, francescano inviato dal pontefice a indagare su una sacerdotessa che forse è una strega, e monsignor Attilio Verzi, chiamato a risolvere il caso di un omicidio commesso con un antico pugnale. Enigmi che aleggiano intorno a opere d’arte. Come la statua di Venere che ossessiona un’artista, ignara che qualcuno è pericolosamente attratto da lei. La stessa statua in qualche modo collegata alla morte di un accademico inglese, un rompicapo per il commissario Veneruso. Dagli anni Trenta, quando il ritrovamento di un reperto “impossibile” innesca sviluppi imprevedibili, fino ai giorni nostri, che sia per un’esecuzione tra la folla dei visitatori, per un delitto nella sezione egizia, o per l’inspiegabile presenza notturna di un uomo seduto a fissare un certo oggetto, il centro di tutto è sempre il Museo archeologico nazionale, palazzo monumentale che nelle sue sale custodisce secoli di storia e infinite storie. Un paradiso per i turisti, un inferno per gli investigatori.

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Per leggere l'intervista, ecco il link.