È uscito in Dvd, prodotto dalla Universal, il lungometraggio più inquietante di Alfred Hitchcock, Gli uccelli.

Probabilmente oggi la forza visiva di quest’opera sarebbe affievolita dalla perfezione degli effetti digitali ai quali ormai ci stiamo sempre più abituando ma, per l’epoca, gli effetti speciali furono invece clamorosi.

Le cronache narrano infatti di circa 370 trucchi, di un misto incredibile di uccelli veri, finti e ammaestrati e di scene di una complessità tale da richiedere a Hitchcock, che veniva dal grande successo ottenuto nel 1960 con Psycho, ben tre anni di lavorazione complessiva.

Vero antesignano delle pellicole horror moderne, soprattutto per l’incredibile mistero che sta dietro a tutta la vicenda e che non viene mai spiegato fino alla fine, questo film prende spunto da un racconto di Daphne Du Maurier, scrittrice da cui il regista inglese aveva già tratto due film, La taverna della Giamaica, del 1939 e Rebecca, la prima moglie, del 1940.

Con lo sceneggiatore Evan Hunter, pseudonimo di Salvatore Lombino conosciuto anche come Ed Mc Bain, Hitchcock rimette mano alla storia, modificandola completamente e ambientando la vicenda in un paesino chiamato Bodega Bay, una zona a nord di San Francisco.

Gli uccelli parte come una sorta di commedia, con i battibecchi tra Tippi Hedren e Rod Taylor.

Quando poi il set si trasferisce da San Francisco a Bodega Bay, la calma del posto prende il sopravvento anche se Hitchcock insinua che dietro tanta pace ci sia sempre qualcosa di misterioso e poco affidabile.

Improvvisamente però, un gabbiano ferisce Melanie, personaggio interpretato da Tippi Hedren, e il film cambia registro e lentamente il terrore assale sia i protagonisti del film che lo spettatore.

Sta proprio qui l’assurdità della trama: è infatti il senso di paura immanente e di incomprensione di quest’improvvisa violenza che colpisce.

L’orrore non proviene dall’ignoto o dalle nostre paure ma da qualcosa di vicino a noi, di mansueto e pacifico, qualcosa che ammiriamo e apprezziamo per la gentilezza del canto e la leggerezza del volo.

È come se ciò che più amiamo e conosciamo, improvvisamente, ci si rivoltasse contro.

Per quanto riguarda i parametri tecnici Gli uccelli è un’incredibile occasione sprecata per fare di questo disco il migliore tra i titoli di Hitchcock proposti in dvd.

Infatti invece di trovare il formato video originale 1.85:1 il film viene presentato nel mutilato pan & scan.

Neanche la qualità delle immagini risolleva la situazione: il quadro è afflitto da una pesante grana, molti artefatti digitali e una resa dei colori inferiore ad altri titoli di Hitchcock girati in Technicolor.

In italiano, la colonna sonora è soffocata dai dialoghi, mentre l’originale offre una profondità molto maggiore e una perfetta pulizia.

Il DVD però, è davvero ricco di materiali extra, in particolare di un documentario making of di circa un’ora e venti, che racconta con minuzia di particolari l’avventura della realizzazione tecnica ed artistica del film.

Possiamo trovare, inoltre, frammenti di scene inedite, tratte da brani di sceneggiatura, storyboard e foto, il curioso provino fatto da Hitchcock a Tippi Hedren, circa un centinaio di foto di produzione, dei curiosi servizi della serie Universal News e i trailer.

Extra

Il menù è disponibile in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Portoghese – Documentario (80 minuti) – Il finale originale – Il provino di Tippi Harden – Universal News – Foto di Produzione – Trailer cinematografico – DVD9