La Newton Compton presenta un nuovo thriller italiano: La mossa del gatto (2021) di Sonia Sacrato.

La trama

22 novembre 1956: le acque del Piave restituiscono il corpo della giovane Virginia. Nonostante dei lividi sospetti sul suo corpo, il medico legale certifica la morte per annegamento. L’ipotesi di omicidio è messa da parte dopo avere ascoltato la sorella della vittima e il caso viene archiviato come suicidio.

Sessant’anni dopo. Cloe – una giovane insegnante di storia dell’arte – non riesce a dire di no alla richiesta della madre che vuole il suo aiuto per svuotare la vecchia casa della nonna, Clotilde, morta da poco. Lascia quindi Alba in compagnia di Pablo, il suo gatto, alla volta di Vas, in Veneto. Cloe non ha bei ricordi legati a Vas, né alla nonna: è decisa a tornare ad Alba prima possibile. Ma il paesino ha delle sorprese in serbo per lei. Una triste storia che riguarda la sorella della nonna, che Cloe ignorava. Un incontro con qualcuno che, da piccola, le ha fatto battere il cuore. Ma soprattutto soffitte che celano misteri e che accendono in lei un irrefrenabile desiderio di sapere. Aiutata da un carabiniere in pensione e dall’inconsapevole ma decisivo gatto, Cloe si lascerà travolgere da un’indagine che la porterà a scoperte davvero inaspettate.

L'incipit

Valdobbiadene, Treviso, 22 novembre 1956

«Bel modo per concludere la giornata», mormorò il dottor Giampietro Dalla Longa, medico patologo dell’ospedale di Valdobbiadene.

Erano passate da poco le nove di sera quando, mentre si trovava già nel parcheggio, era stato richiamato in reparto. Colpevole del suo rientro, un sacco mortuario giunto pochi minuti prima. Perché gli avessero messo tutta quella fretta per esaminarlo, invece di portarlo direttamente all’obitorio, proprio non se lo spiegava. Perché non aspettare la mattina successiva? Gli avevano accennato che si trattava di una donna ripescata dal Piave. Non sarebbe certo stata una novità, ma uno zelante carabiniere, al momento del ritrovamento, aveva espresso delle perplessità su certi lividi che il cadavere presentava. Da qui l’urgenza di un primo superficiale esame.

“Si fa presto, si fa, a scaricare le incombenze sugli altri”.

Il dottor Dalla Longa lavò in fretta le mani e, mentre le asciugava vigorosamente, pensò che se si fosse concesso un altro caffè, la morta non l’avrebbe presa a male.

Il suo terzogenito stava mettendo i denti. E da giorni il pianto disperato del bambino non faceva chiudere occhio a tutta la famiglia. In più, l’influenza aveva decimato i medici in servizio, così da una settimana era costretto ai doppi turni: solo quel giorno aveva passato sedici ore, equamente suddivise, tra il suo reparto e il pronto soccorso.

“Piove sempre sul bagnato”, pensò. E del resto erano giorni che non smetteva di piovere: poteva sentire le gocce picchiare contro i lucernari, con un suono che ricordava tanti becchi di galline intente a mangiare il mais. Sorrise compiaciuto per l’immagine che aveva elaborato.

L'autrice

Sonia Sacrato è nata e vive a Padova, ma è Torino-dipendente da tempo immemore. Appassionata di storia e di musica, ama spesso intrecciarle alle trame in cui talvolta riporta in vita storie dimenticate. Ha pubblicato diversi racconti in antologie e riviste online. “Governante” full-time dei Kiss, tre gattoni nati per delinquere, ma anche fonte costante di ispirazione, nel tempo libero viaggia spesso in compagnia di una coccinella di peluche che le fa da travelblogger.

Info

ISBN: 9788822755131 – Pagine: 256 – Nuova Narrativa Newton n. 1206