A poche settimane dall’uscita di “Una donna normale”, il romanzo con il quale esordiva con un nuovo personaggio, un agente segreto donna, dopo i trascorsi di quelli con il commissario Michele Balistreri, Roberto Costantini sorprende i lettori con un ulteriore nuovo romanzo “Anche le pulci prendono a tosse”, edito da Solferino. In pratica si tratta di un istant book, scritto sull’onda della pandemia causata dal Covid 19, ambientato in un paese immaginario, Adeago, in provincia di Bergamo, cioè una delle provincie più colpite dal virus. Naturalmente, trattandosi di Costantini, il genere non può essere che noir.

Qui, al contrario dei romanzi precedenti dello scrittore, non abbiamo un personaggio fisso, un protagonista unico, ma diversi, ciascuno con la sua vita, i suoi vizi, le sue storie, il suo ruolo nella società. Il tempo colto è quello di quest’anno stesso, dell’inizio della pandemia, quando ancora non si aveva la percezione di cosa si trattasse, considerata poco più della solita influenza stagionale, che però, via via che i giorni passavano, mostrava sempre più il suo volto malefico, il suo colpire a tradimento chiunque le arrivasse sotto tiro. E tutto ciò, nel romanzo, mentre, parallelamente, le persone, con i loro bisogni, i loro interessi, i loro segreti, le loro ambizioni, si combinano in un disegno di storie che, intrecciandosi tra loro, andranno a costituire la trama del romanzo. 

Bisogna dire che non ne esce un’umanità troppo rispettabile: abbiamo un’infermiera che, per evitare i turni al Pronto Soccorso, ormai sempre più affollato, s’inventa un incidente per stare a casa, ma non evita di ritrovarsi clandestinamente con il suo amante, un imprenditore che coglie l’occasione per darsi alla produzione di mascherine da vendere a caro prezzo; così come abbiamo un insegnante che a sua volta si da latitante nelle lezioni online con quegli alunni, e rispettivi genitori, con i quali ha un cattivo rapporto. Ma un intero contorno di altri personaggi, mariti, figli, fidanzatini delle figlie, dipendenti vari, tra cui una fila di prostitute che fanno da intrattenitrici in un hotel del paese, si muoveranno nel puzzle di Costantini che sarà anche abile nel ricostruire la vita di paese con i suoi bar, e relativi discorsi con il gusto della battuta in dialetto che serve a dare colore e il tifo per l’Atalanta, squadra di calcio della zona, che conta frequenti vittorie in campionato. 

Ma noir non ci sarebbe se, a un certo momento, in questa Peyton Place italiana, non si inserisse la criminalità che subito fiuta nella pandemia la fonte per un arricchimento facile. Tutto ciò però, mentre intorno la gente si ammala e muore. Per qualcuno, però, sarà l’occasione per ritrovare un senso alla propria vita. E sarà quando la malattia e la morte li colpirà da vicino, nelle persone care.

Tutto il romanzo è costruito per quadri, con passaggi che dànno movimento alla trama, abilmente costruita nel creare momenti in modo da lasciare la scena sospesa al momento più opportuno per creare l’attesa, mentre altre scene s’innestano nel contesto, formando, capitolo dopo capitolo, un polittico in movimento che assomiglia molto, sul piano della tecnica, al format a cui ci hanno abituato le serie televisive alle quali il romanzo di Costantini potrebbe rapportarsi.

Sorprende, ma poi non tanto, se commisuriamo questo ai romanzi che hanno come protagonista il commissario Michele Balistreri, la visione dell’umanità, piuttosto degradata, che ci offre Costantini.  L’egoismo, il profitto, lo sfruttamento, l’imbroglio sembrano essere le uniche motivazioni che spingono l’uomo ad agire, anche in un contesto di sofferenza quale può essere quello prodotto da una grave pandemia. Anzi, la sofferenza sembra suggerire le opportunità di guadagno, sporco ovviamente. D’altra parte il titolo dà un’indicazione: le pulci siamo noi uomini, che ci crediamo immuni finché non ci rendiamo conto della nostra fragilità. Ed è la volta, questa, in cui, come ho detto, trova spazio in noi il riscatto dalle nostre umane miserie. Non a caso, forse, la scena finale è affidata a una sparatoria che rappresenta una sorta di resa dei conti, che lasciamo decidere al lettore quanto pervasa da un’aura purificatrice o meno. Certamente, la lettura del libro, non lascerà, comunque, delusi e comprarlo porterà altri benefici. Infatti, i diritti d’autore di questo libro saranno devoluti interamente a favore degli ospedali che si sono trovati in prima linea sul fronte della lotta al Covid 19. Finalmente, l’opportunità di una buona azione.