Crimini è un’antologia che raccoglie nove racconti, che vede protagonisti alcuni dei più famosi giallisti italiani, che hanno deciso di aderire al progetto curato da Ginacarlo De Cataldo.

Essa è stata pubblicata dalla casa editrice Giulio Einaudi , che ha raccolto la sfida di proporre una nuova antologia che si potesse distinguere e stagliare nel panorama italiano del momento.

E la sfida è stata sicuramente vinta, per quanto molti abbiano voluto vedere in questo libro solo una grande operazione commerciale.

In realtà Crimini è una raccolta di racconti molto godibile, di piacevole lettura e capace di appassionare il lettore, per quanto i temi trattati non siano certo leggeri e spensierati.

L’insieme dei nove racconti vuole essere per il lettore un tour dell’Italia in nero, mostrando a esso quali sono i mali del nostro paese e mettendolo a confronto con questi, utilizzando storie racchiuse in piccoli racconti da cui traspare uno spicchio del nostro paese.

Proprio per questo ogni autore ha ambientato il proprio racconto nella propria città, che diventa co - protagonista della narrazione, facendo da sfondo con le sue atmosfere e i suoi luoghi.

Così il lettore scopre la storia del rapimento di un bambino per le strade della Roma di De Cataldo; conosce il Covo di Teresa nascosto nella Napoli di De Silva; si trova faccia a faccia con un poliziotto criminale nelle strade della Bologna di Lucarelli. Questi sono solo alcuni esempi, ma in ogni racconto si trova una città coi suoi protagonisti con le proprie esistenze e i propri problemi.

Ogni autore si è espresso in maniera originale e personale, inserendo nel racconto proposto qualcosa che lo rende assolutamente unico e diverso rispetto agli altri e, nello stesso tempo, riconoscibile agli occhi del lettore.

Ammaniti propone un racconto quasi surreale con protagonista un chirurgo drogato che insegue una sua paziente alla ricerca di ciò che ha perduto; Camilleri invece alterna la lingua italiana all’uso del dialetto per raccontare una storia d’amore finita troppo presto.

Nonostante questa grande varietà, tipica di ogni antologia, si trovano in Crimini alcuni temi ricorrenti, quasi fili conduttori in queste storie. Uno in particolare è il tema dello straniero. Quasi in ogni racconto è presente la figura di un extracomunitario, spesso un criminale o un poco di buono, che intreccia la propria vita con quella dei protagonisti. Ciò mostra come i racconti possano essere letti anche come un occhio sulla realtà che ci circonda, sulla società contemporanea italiana, che è essa stessa ricca di argomenti su cui riflettere e con cui confrontarsi.

Crimini non ha sicuramente la pretesa di essere uno strumento di riflessione sociale o politica, sicuramente però ha quella di essere considerato un buon libro, in cui gli autori hanno proposto un florilegio di racconti ricchi di spunti per chiunque abbia voglia di trovarli.

In ogni caso chi volesse farsi un'idea più precisa del libro e dei suoi contenuti, anche attraverso le parole di alcuni autori, può dare un'occhiata qui www.thrillermagazine.it/notizie/1606