La Sperling & Kupfer porta in libreria L'ultima Tudor (The Last Tudor, 2017), un nuovo episodio della lunga saga storica di Philippa Gregory.

La trama:

Incoronata regina d'Inghilterra contro la sua volontà, Jane Grey viene detronizzata, dopo solo nove giorni, da Maria la Sanguinaria, figlia di Enrico VIII e fervente cattolica, che la rinchiude nella Torre di Londra per poi condannarla a morte a seguito del suo rifiuto di tradire la fede protestante. Con coraggio, Jane va incontro al patibolo e diventa una martire e un esempio per le sue due sorelle minori: Katherine e Mary. «Impara a morire» è il consiglio che Jane lascia a Katherine, la quale non ha intenzione di soccombere, ma solo di godere della sua bellezza e della gioventù e innamorarsi. In quanto erede dell'insicura e sterile Maria e poi di Elisabetta I, a Katherine però viene impedito di sposarsi per non dare alla luce un figlio Tudor. Quando la gravidanza di Katherine tradisce il suo matrimonio segreto, affronta anche lei la prigionia nella Torre, a pochi metri dal luogo dove sua sorella era stata decapitata, e lì si lascia morire. «Addio, sorella mia», scrive Katherine a Mary. Dopo aver visto le sue sorelle sfidare Maria ed Elisabetta, Mary è profondamente consapevole del pericolo, ma determinata a mantenere saldamente il controllo del proprio destino. Cosa succederà quando l'ultima Tudor sfiderà la crudele regina Elisabetta? La sorellanza è uno strumento potente per le donne nate con pochi alleati in un mondo spietato, oggi come nel Cinquecento.

L'incipit:

Groby, Leicestershire, primavera 1550

Amo mio padre, perché so che non morirà mai. Neppure io morirò. Siamo eletti da Dio, percorriamo le sue vie senza mai deviare. Non abbiamo bisogno di guadagnarci il nostro posto in cielo, ingraziandoci Dio con azioni o messe. Non dobbiamo mangiare il pane e fingere che sia carne, bere vino e chiamarlo sangue. Sappiamo che è un’assurdità per gli ignoranti e un inganno per gli sciocchi papisti. Questa conoscenza è il nostro orgoglio e la nostra gloria. Noi comprendiamo, come accade a sempre più persone in questo periodo, che siamo stati salvati una volta per tutte. Non abbiamo timori, perché non moriremo mai.

In verità mio padre è uomo di mondo, piacevolmente mondano. Vorrei che mi permettesse di avere a che fare con la sua anima, ma lui ride. «Vattene, Jane, e scrivi ai nostri amici, i riformatori svizzeri», mi dice. «Sono in debito con loro di una lettera, potresti scriverla tu.»

Sbaglia a evitare sacri discorsi, ma è soltanto un peccato di disattenzione, so che il suo cuore e la sua anima sono per la vera religione. Devo inoltre ricordare che lui è mio padre e che gli devo obbedienza, a lui e a mia madre, quale che sia la mia personale opinione su di loro. Sarà Dio, che tutto vede, a giudicarli. E Dio ha visto mio padre e lo ha già perdonato. Mio padre è salvo grazie alla fede.

Temo che mia madre non verrà salvata dalle fiamme dell’inferno ed è quasi certo che Katherine, che ha nove anni, tre meno di me, morirà e non risorgerà. È incredibilmente stupida. Se io fossi una sciocca superstiziosa, penserei che è posseduta, ma di certo è senza speranza. La mia sorellina Mary è nata nel peccato originale e non lo supererà. È carina come una miniatura di Katherine, minuscola come una bambola. La mia signora madre l’avrebbe fatta crescere lontana da noi per risparmiarci la vergogna, ma mio padre aveva provato troppa compassione per la sua ultimogenita sottosviluppata e così lei vive con noi. Non è affatto tonta, è intelligente e segue le lezioni, ma non ha cognizione della grazia di Dio. Non è una eletta come me e nostro padre. Una come lei, la cui crescita è stata penalizzata da Satana, dovrebbe ambire alla salvezza con particolare fervore. Immagino che una piccola di cinque anni sia troppo giovane per rinunciare al mondo, ma io studiavo latino quando ne avevo quattro e Nostro Signore aveva la stessa età che ho io oggi, quando era entrato nel tempio e aveva conversato con i saggi. Se non si apprendono le vie del Signore quando si è nella culla, quando si inizia?

L'autrice

Philippa Gregory è l'autrice inglese di romanzi storici più letta al mondo. Dai suoi libri sono stati tratti film e serie TV molto popolari, come quella delle Due Rose. Ha studiato storia all'Università del Sussex e ha ricevuto un Ph.D. dall'Università di Edimburgo. Nell'ottobre del 2016, a Londra, per i suoi meriti letterari, le è stato conferito il più importante premio dedicato al romanzo storico, l'Outstanding Contribution to Historical Fiction Award.

Info

L'ultima Tudor di Philippa Gregory (Sperling & Kupfer), 432 pagine, euro 19,90 (in eBook, euro 10,90) – ISBN 9788820069544 – Traduzione di Marina Deppisch