Con il colonnello March…

Un uomo agitato, “dagli occhi leggermente sporgenti e dal naso indagatore” arriva a Scotland Yard. ”Lo hanno ucciso proprio davanti ai miei occhi!” farfuglia alla guardia, e avrebbe potuto uccidere anche lui, aggiunge ancor più trafelato. “Chi è stato a fare tutto questo?”. “Un paio di guanti”.

Ecco l’inizio del primo racconto di storie assurde, di casi bizzarri che vedremo velocemente. Continuiamo…

Dorothy Brant si sveglia da un sogno confuso in un cottage di montagna dove è venuta con il padre e con il cugino Harry. Tutto bene, solo che, sta rimuginando, c’è quella vecchia bisbetica della signora Topham, tra l’altro pure ladra, nel cottage vicino a sciupare tutto. Ma la suddetta signora Topham si trova ora all’ospedale con la testa fracassata, e le impronte sulla neve che si dirigono verso il suo cottage sono solo le sue. Per il sovrintendente Mason è lei l’assassina. Senza alcun dubbio.

Un edificio assai particolare in Sloane Street. Tutti gli appartamenti sono arredati allo stesso modo. Ronald Denham, un po’ alticcio per aver partecipato ad un party per soli scapoli, verso mezzanotte sale al suo appartamento al secondo piano. Qui trova qualcosa di strano, ovvero certi paralumi e un quadro che non ha mai visto. E trova pure un tizio “tranquillamente seduto in una sedia dallo schienale alto accanto alla porta” con l’impermeabile messo a rovescio. E’ morto. Morto che sembra poi sparito completamente e ritrovato, addirittura, nell’ascensore con l’impermeabile rimesso a dritto. Strano, eh…

Una rapina alla banca di quattro uomini. Vengono catturati ma delle ventimila sterline rubate neanche un penny addosso a loro. Il malloppo l’hanno nascosto o passato ad un ricettatore. E c’è una signorina che questi soldi li ha visti davvero in casa di un noto avvocato. Solo che sono scomparsi anche dopo un’accurata perquisizione da parte della polizia. Eppure stanno ancora lì…

Siamo all’Orient Club. La signorina Rapport sta ballando coperta dal trucco, mentre una ragazza sparisce con un portafoglio seguita dal poliziotto Jim Matthews (si trova lì alla ricerca di un noto borseggiatore). Proprio nel camerino della Rapport  pugnalata alla schiena “con un paio di lunghe forbici acuminate.” Sembra lei l’omicida ma c’è qualcosa che non quadra…

Al casinò di La Bandelette. Un giovanotto che perde un sacco di soldi, ossia il signor Winton e un altro che vince parecchio, Ferdie Davos. Il primo, però, si può beccare ben diecimila dollari se si reca da un medico ad un certo indirizzo fra un’ora su proposta del secondo. Proposta davvero strana ma accettata (i soldi fanno comodo). All’ora stabilita si avvia, da lontano scorge Davos camminare, sente un grande rumore e un grido orribile, si volta per un attimo e poi vede Davos scalciare in terra pugnalato alla base della nuca. Morto e sembra proprio lui l’assassino all’agente che sta arrivando.

Il giornalista Bill Stacey cammina con una pesante valigia verso la Zampa del Leone per rivedere Norman Kane ma, soprattutto Marion, la nipote e segretaria di Kane. Ed anche Norman Kane, eccezionale affarista nella City, anche se per lui un “colossale truffatore.” Ma ecco, lo vede da lontano sulla spiaggia che gli grida “Vieni a fare un tuffo!.” Poi tutto precipita. Ondeggia premendosi le mani contro il petto e cade a faccia in giù. Nello stesso tempo arriva Marion con il dottor Hastings. L’uomo è morto, addirittura ucciso secondo il dottore. Ma come?…

Dal colonnello March del Dipartimento Casi Bizzarri (ne riparleremo alla fine) arriva lady Patricia Mortlake con il cagnolino Flopit. Vuole che ritrovi il suo ricco fidanzato Francis Hale scomparso in un “terribile ufficio di Piccadilly.” Beccato lì, proprio da lei, tra le braccia di una “orribile sgualdrinella dai capelli rossi.” Ma, dopo un po’, completamente svanito.

Una maledetta radio infastidisce Douglas Chase che sta lavorando ad una tesi storica per una docenza in un’università americana. Se riesce a vincere la sfida con K.G.Mills che non conosce. Ma la radio diventa davvero insopportabile. Decide di scendere dall’inquilino di sotto e, guarda caso, trattasi proprio di Kathleen Gerrard Mills. Il suono, però, sembra provenire dall’appartamento vicino che risulta vuoto, disabitato per qualche brividoso motivo. Sempre che non ci sia dentro un morto…

A indagare su questi casi incredibili c’è proprio un ufficio apposito del Dipartimento Casi Bizzarri guidato dal colonnello March “un uomo amabile e imponente (peserà almeno un quintale), dalla faccia lentigginosa, gli occhi azzurri vivaci e cordiali, e una pipa estremamente corta che gli sporge da sotto i baffi ben curati, di un colore incerto tra il grigio e il sabbia” insieme al paziente e incredulo ispettore Roberts. Ci penserà lui, innamorato degli enigmi e spesso con il sorriso, a risolvere i vari ambaradan tra scambi di persona, imitazione, daltonismo,  mistero sulla scia della famosa “La lettera scarlatta”, sostituzioni di persona, sosia, finto morto…e tante altre  diavolerie davvero impensabili.

Per La storia del Giallo Mondadori l’undicesima puntata su Gli anni Ottanta di Mauro Boncompagni.

Questa volta incontreremo Stuart Kaminsky, Robert B. Parker, James Crumley, Tony Hillerman, Pierre Boileau e Thomas Narcejac, Margaret Doody, Anne Perry, Peter Lovesey, Leo Bruce, Rupert Croft-Cooke insieme alle puntuali osservazioni del nostro Mauro.