La Marcos y Marcos ha inviato nelle librerie un nuovo, intenso thriller della scrittrice americana Lisa Gardner dal titolo Dobbiamo trovarla  (Find Her, 2016). Questo volume è l’ottavo della serie dedicata alla detective D. D. Warren.

Il romanzo inizia in modo sconvolgente per il lettore in quanto si trova a leggere i pensieri di una giovane ragazza che si sveglia e scopre di essere chiusa in una stretta cassa. Non  può muoversi, non  ha idea come sia finita lì e non sa da quanti giorni vi è chiusa, ha fame e una sete terribile. Poi finalmente la cassa viene aperta e un uomo sporco e repellente la tira fuori, la spoglia e la stupra più volte mentre lei piange e ha conati di vomito. Infine le versa una bottiglia di acqua sulla testa e lei di questo gli è grata. Poi l’uomo senza parlare la richiude nella cassa dove rimarrà per molti giorni.

Con un cambio di registro totale seguiamo la voce narrante di una bella donna che un venerdi sera è sola all’interno di un locale notturno, ha ordinato un drink che gli viene servito da un barman bello e palestrato, ma a lei si avvicina un tipo qualsiasi che lei, dentro di se, lo ha etichettato come il signor “Non ci siamo già visti da queste parti?” Poco dopo la donna e l’uomo escono dal locale e subito quest’ultimo cerca di portarsela a casa sua, la donna non vuole e viene malmenata. L’uomo però riceve un pugno che lo manda a terra: è intervenuto il barman palestrato a salvarla. Per la donna il sollievo dura molto poco in quanto subito dopo riceve un pugno anche lei e si risveglia all’interno di un garage con le mani legate, in avanti, con una fascetta di plastica. La donna non è priva di iniziativa e frugando nel bidone della spazzatura che non viene svuotato da molti giorni trova una bustina contenente dei granuli di permanganato di potassio, e quando il barman apre la porta gli getta addosso i granuli e del liquido antigelo, risultato: i due elementi combinandosi prendono fuoco e l’uomo muore bruciando.

Interviene la polizia e interviene anche D.D.Warren (che può dirigere le indagini anche se è stata tolta dal servizio attivo per un incidente precedente che le ha leso il braccio e non riesce più a sparare) ma nel contempo la donna che ha appena ucciso il barman ha telefonato all’FBI che invia sul luogo il Dottor Samuel Keynes, il cui compito è assistere le persone traumatizzate da rapimenti, stupri e altro.

Intanto la perquisizione accurata della casa dell'ucciso fa emergere foto di altre vittime, di alcune donne scomparse da tempo, e nel contempo il dottor Keynes narra l’atroce storia della donna che ha ucciso appunto il barman.

Si chiama Flora Dane e sette anni prima, mentre per studi era in Florida, durante le vacanze di Pasqua era stata rapita, da un camionista di nome Jacob Ness che l’aveva tenuta prigioniera, per ben 472 giorni. La ragazza per molto tempo era stata chiusa dentro una cassa, affamata, malmenata e stuprata in continuazione, poi dopo vari mesi, ormai con la volontà completamente annullata, l’uomo le aveva imposto il nome di Molly e la portava con se, sul suo camion con l’ordine di non parlare a nessuno e le faceva scrivere delle cartoline che inviavano a sua madre. Cartoline scritte ovviamente sotto dettatura:  la ragazza doveva scrivere di aver trovato un bellissimo uomo con il quale se la spassava alla grande. Quel camionista aveva una figlia, Lindy, marcia e pazza come lui, e ogni volta che passavano per la Florida andavano a trovarla, Molly/Flora ne era gelosa, ma doveva uscire con loro, attirare qualche donna che poi veniva brutalizzata da padre e figlia, poi il cadavere veniva gettato nei canali in pasto ai coccodrilli.

Per puro caso la polizia era riuscita a liberarla, ma Molly aveva obbedito all’ultimo ordine del suo “padrone” e gli aveva sparato in testa.

Sono passati sette anni da quel giorno e ora è Flora che da la caccia agli stupratori, ma dopo pochi giorni dall’aver ucciso il barman Flora viene nuovamente rapita…. E si trova nuovamente quasi nella stessa situazione di molti anni prima. Ma chi è il rapitore e perché ha preso proprio lei?

La narrazione viene fatta, molto abilmente a tre voci tra presente e passato, una voce è quella di D.D. Warren e delle sue indagini, la seconda è quella di Flora poco prima del suo secondo rapimento e della sua nuova prigionia e la terza è quella di Molly/Flora che narra della sua lunga prigionia e qui l’autrice è stata veramente brava a farci “vedere” il passaggio della persona rapita dal volersi ribellare al diventare schiava e quasi innamorata del suo brutto e lercio rapitore.

Un ennesimo grande romanzo di questa autrice che sorprende il lettore ogni suo nuovo romanzo.

Un brano:

“Ecco cosa so:

Non hai molto da fare rinchiusa per giorni e giorni in una cassa grande come una bara. Direi che c’è solo una cosa che ha senso immaginare, rimuginare, contemplare un minuto dopo l’altro, un’ora terribile dopo l’altra.

Un pensiero che ti fa andare avanti. Un obiettivo che ti dà forza. Lo scopri. Lo perfezioni. Poi, se sei fatta come me, non lo abbandoni più.

Vendetta

L’autrice:

Lisa Gardner ha avuto un'infanzia normale, una casa normale, una famiglia normale. Quando le chiedono perché mai una donna dolce e bella come lei scrive romanzi così neri, risponde che forse è grazie a tutta questa normalità.

I suoi thriller da brivido scalano immancabilmente le classifiche dei best seller USA, le fanno vincere premi prestigiosi e sono tradotti in tutto il mondo.

Marcos y Marcos ha già pubblicato La vicina, A chi vuoi bene.e Toccata e fuga e Prendimi

Lisa vive nel New Hampshire con due cani, un gatto, un marito e una figlia.

la quarta:

Quattrocentosettantadue giorni in balìa di un pazzo. Rinchiusa in una cassa, violentata.

Poi, finalmente, la polizia irrompe nel motel dove è tenuta prigioniera, la libera, la riporta a casa. E vissero a lungo felici e contenti? No, perché Flora non è più Flora.

È una ragazza diversa, quella che riabbraccia la mamma nella fattoria tra i boschi, una ragazza che è stata in un posto da cui è difficile fare ritorno. La sua casa adesso è la paura, la sua ossessione che altre ragazze possano subire quello che ha subito lei.

I suoi occhi distinguono buio da buio, le sue orecchie colgono fruscii impercettibili.

Fabbrica armi letali dal nulla con le mani. D.D. Warren, poliziotta di ferro, ce l'ha con lei. Flora ha ucciso un sospetto violentatore che avrebbe potuto spiegare molte cose. È diventata una giustiziera?

Altre tre ragazze sono state rapite a Boston e la polizia brancola nel buio.

Quando anche Flora scompare, D.D. si arrabbia davvero. Notti in bianco, caffeina, adrenalina: D.D. Warren e la sua squadra sanno una cosa sola. Dobbiamo trovarla.

Dobbiamo trovarla di Lisa Gardner (Find Her, 2016)

Traduzione Barbara Bertoni 

Marcos y Marcos, collana Gli alianti 249, pagg. 456, euro 18,00