Le steppe della Mongolia sono un luogo duro e inospitale, in cui il vento secco e freddo brucia le gote, il gelo degli inverni penetra le ossa e il paesaggio si perde in un orizzonte senza fine. Il commissario di polizia Yeruldelgger si muove svogliato in una mattinata limpida, lo hanno portato in quel luogo isolato per vedere qualcosa… il pedale di una bici. Metallico e incomprensibile sbuca dal terreno, ma al di sotto c’è la mano di una bambina. Sepolta con il suo triciclo nella sterminata steppa mongola. Il commissario vorrebbe solo tornare alla sua vita cittadina e al caso dei tre cinesi morti che hanno ritrovato, fatti a pezzi, poche ore prima. Due casi diversi, due mondi all’apparenza lontanissimi, due indagini che passo dopo passo si avvicineranno sempre di più. Seguendo nelle sue indagini e nel vortice della sua vita il duro e romantico commissario Yeruldelgger, che sarà costretto ad affrontare politici corrotti, affaristi senza scrupoli e soprattutto si troverà faccia a faccia con il suo tragico passato, con il dolore e con il desiderio di vendetta.

Yeruldelgger. Morte nella steppa è il primo romanzo di Ian Manook (pseudonimo del giornalista francese Patrick Manoukian), pubblicato in Italia da Fazi Editore nella bellissima collana Darkside, il romanzo in Francia è stato un clamoroso caso editoriale con più di duecentomila copie vendute e una decina di premi letterari vinti. Il romanzo è divenuto, inoltre, il primo volume di una trilogia (la seconda indagine del commissario Yeruldelgger – Les Temps sauvages, è uscita nel 2015).

Quello di Manook è un romanzo sorprendente e affascinante, con un ambientazione insolita che cattura la fantasia e rapisce il cuore del lettore, trasportandolo in un mondo e in una società sospesa nel tempo, fra il legame ancestrale della tradizione e la voglia di modernità. Un coacervo di stimoli ed emozioni in cui è meraviglioso perdersi.

Ma il romanzo non è solo ambientazione, è anche Yeruldelgger, un commissario della polizia mongola, roccioso, cinico, romantico, segnato dalla vita e dal suo doloroso passato. Un antieroe profondo e dolente che conquista con la sua profondità e intensità emotiva. Un uomo che ha perso tutto e forse proprio per questo è divenuto invincibile.

E infine c’è la storia. Crudele e complessa, che mescola sapientemente colpi di scena e momenti di assoluto lirismo narrativo. Il tutto in un’intricata rete di indagini, false piste, uomini e donne cinici e spietati, sino a un disvelamento finale inatteso e ben riuscito.

Tirando le somme. Un’ambientazione originale e affascinante, resa con maestria che fa sognare ad occhi aperti. Una storia complessa e ricca di emozioni, ben strutturata e ancor meglio narrata con una prosa densa e coinvolgente. E soprattutto un grande protagonista che non può non conquistare.

Gli ingredienti ci sono tutti.

Tutti gli ingredienti di un grande romanzo!