Si sta avvicinando una data fatidica. Venti anni di pubblicazioni regolari (diverse per anno) del Professionista su Segretissimo. Io credo un traguardo importante anche nella narrativa popolare che è abituata ai serial. Malgrado cambi di gestione, venti contrari, imparabili difficoltà, il calo dei lettori, il conto delle rese (che per il marketing è una vera mannaia) che viene fatto sulle copie cartacee senza tener conto dell’ebook, Chance Renard Il Professionista è ancora qui, nella collana regolare e nelle ristampe, a raccontarvi le sue storie. Fedele allo spirito delle prime avventure ma sempre con qualcosa di nuovo.

Il Cerchio Nero, la storia che troverete nelle edicole a marzo (Segretissimo n. 1621), chiude un po’ un ciclo. Si tratta della lotta di Chance, di Bruno Genovese e della DSE contro l’organizzazione nota come progetto Loki. Mi sembra giusto ricapitolare un po’ le fila di questa continuity sotterranea anche se nel romanzo troverete tutti i riferimenti e potrete leggerlo come al solito come una storia a se stante senza bisogno di troppi... bigini.

Il progetto Loki, così come lo abbiamo visto sin ora, è un’organizzazione nata alla fine della Guerra fredda e unisce vecchie spie dell’Est e dell’ovest determinate a portare la situazione geopolitica ai tempi della divisione dei blocchi. È proprio così? Lo scopriremo in questa storia che si rifà anche a un altro mio romanzo che compie dieci anni proprio nel 2015, Ora Zero, che viene evocato soprattutto nella figura di Georg Bruckner, masterspy della Guerra Fredda. Le prime tracce del progetto Loki, si trovano in alcuni capitoli di Morte senza volto che risale al 2010, ma la rivelazione arriva realmente e come una bomba al termine di Gangland Blues che sembra solo un hard boiled milanese e, proprio nelle ultimissime pagine, ribalta tutto dando inizio a una storia di concitate avventure che avranno la loro realizzazione proprio in Nome in codice Loki. Vicenda molto particolare nel serial del Professionista.

In seguito la DSE si scontrerà con il progetto Loki (e la sua organizzazione avversaria altrettanto criminale il gruppo 666) in numerose altre storie tutte autoconclusive ma che contribuiscono a creare un complicato mosaico che il lettore attento (e quello del Professionista lo è) non potrà non apprezzare. Indizi e personaggi vari, operazioni fallite e riuscite, insomma le fasi di una vera e propria guerra clandestina si ritrovano ne Il Professionista non è morto, Operazione Barracuda, La triade di Shanghai, nel cui finale Bruno Genovese decide di costituirsi dopo essere stato ingiustamente accusato di tradimento, per scoprire chi sia la talpa del progetto Loki nella divisione sicurezza europea. E altri importanti indizi affioreranno in Colpo su colpo e altre avventure come Missione suicida. Ma è giunto il momento di confrontarsi in una partita definitiva che, lo vedrete, per Chance si dimostrerà particolarmente impegnativa perché lo metterà di fronte a scelte estreme.

Nel contempo si costruisce una vicenda di spionaggio puro, di caccia al traditore, di ricerca nei vecchi files e nella storia della Guerra fredda. Personaggi vecchi e nuovi si affrontano con un ritmo sempre serrato, azione, sesso oltre che a indagine. Perché sarebbe stato impossibile proporre una vicenda di sapore lecarreiano in Segretissimo. Invece, un po’, il ritmo è proprio quello di Ora Zero.

Vi lascio dopo questo piccolo riassunto a godervi la vicenda che troverete tra poco in edicola, augurandomi che sia gradita sia ai fedeli lettori che a quelli nuovi che potranno leggerla tranquillamente senza doversi troppo preoccupare della continuity.

Basti come incipit scoprire che il professionista si troverà di fronte a una scelta difficilissima. Sacrificare il suo amico e mentore bruno Genovese o condannare la Bimba? Un ricatto la cui risoluzione è una (ma solo una) delle chiavi del mistero.

Dimenticavo... gli elementi per capire chi è la talpa nella DSE, ci sono tutti in questo volume. Basta saper collegare i punti tra una sparatoria e l’altra. Buon divertimento.