La Longanesi ha inviato in libreria il romanzo L’uomo della sabbia (Sandmannen, 2012) dello scrittore Lars Kepler, autore del thriller L’ipnotista che ha avuto un successo clamoroso in tutta Europa, con un passaggio al grande schermo.

Dopo questo primo grande successo sono arrivati romanzi notevoli come L’esecutore e La testimone del fuoco che hanno confermato la bravura di questi scrittori. E’ noto che tutti questi romanzi sono stati scritti a quattro mani da Alexandra Coelho Ahndoril con il marito Alexander Ahndoril.

Per i loro romanzi hanno creato un personaggio interessante come l’ispettore capo della polizia di Stoccolma, Joona Linna. Un uomo dal carattere tenace, duro, senza paura, che, con i suoi occhi colore del ghiaccio, osserva e registra quanto accade intorno a lui. Il suo spirito di osservazione è sicuramente fuori dal comune.

Questo quarto volume scritto dai coniugi Ahndoril inizia in un notte d’inverno, nella città di Stoccolma coperta dalla neve, si aggira, scarsamente vestito un giovane. Viene portato in ospedale dove gli riscontrano uno stato di ipotermia ed è ammalato di legionella. Il ragazzo, si chiama Mikael, è anche in forte stato confusionale ma ben presto si scopre che a suo tempo era stato dichiarato morto, perchè rapito con la sorella da un feroce serial killer, Jurek Walter che successivamente era stato arrestato da Joona Linna e rinchiuso in isolamento totale per cure psichiatriche.

L’ispettore si pone subito delle domande: dove è stato il ragazzo nei sette anni della sua scomparsa? La sorella rapita insieme a lui è ancora viva? Chi è che esegue ancora gli ordini del serial killer che da tempo non ha contatti con nessuno all’esterno del luogo ove è rinchiuso?

Qualcuno deve andare a colloquio con Jurek Walter e farlo parlare, perchè potrebbe essere troppo tardi per salvare la sorella di Mikael.

un brano:

"Il cancello con le inferriate d’acciaio si chiude con uno schiocco cupo alle spalle del nuovo medico. L’eco metallica lo insegue, lo supera e prosegue giù per la scala a chiocciola.

Anders Rònn sente un brivido corrergli lungo la schiena quando all’improvviso cala un silenzio totale.

A partire da oggi, lavorerà all’unità di massima sicurezza del reparto psichiatrico.

Nel bunker è rinchiuso in isolamento da dodici anni l’ormai anziano Jurek Walter. E stato condannato al trattamento sanitario obbligatorio, ed è tenuto a superare un esame ad hoc prima di un’eventuale dimissione.

Del suo paziente, il giovane medico non sa molto di più oltre al fatto che ha ricevuto la diagnosi di «Schizofrenia aspecifica. Pensiero caotico. Stati psicotici acuti e ricorrenti con tratti di elevata violenza»."

Gli autori:

Alexandra Coelho Ahndoril è nata net 1966. È cresciuta a Hetsinborg, suo padre era un insegnante e sua madre una casalinga. Negli anni Novanta si è trasferita a Stoccolma per avviare la sua carriera di attrice frequentando l'Accademia di Teatro, ma a un certo punto ha relizzato che non era quello il mestiere che voleva fare. Atexandra ha pubblicato con il suo nome tre romanzi. È stata anche critico letterario per il Gòteborgs-Posten. Oggi si dedica solo al suo amato Joona Linna. Dal 1996 è sposata con Alexander. Hanno tre figli e vivono vicino alla stazione della Polizia di Kungshol-men, a Stoccolma.

Alexander Ahndoril è nato nel 1967. È cresciuto a Upptands Vàsby, un sobborgo di Stoccolma. Alexander aveva solo 22 anni quando fu pubblicato il suo primo romanzo. Da quel giorno non si è più fermato, diventando uno scrittore a pieno titolo. Ha scritto di tutto, numerosi altri romanzi, sceneggiature per film, per programmi radiofonici e per il teatro.

Insieme a sua moglie Alexandra ha creato Joona Linna, personaggio intorno al quale sono costruiti i romanzi L'ipnotista (Longanesi 2010, Tea 2011), L'esecutore (Longanesi 2010) e La testimone del fuoco.

la “quarta”:

Nel cuore di una notte d’inverno in cui la neve ricopre interamente Stoccolma, un ragazzo cammina lungo i binari di un ponte ferroviario sospeso sul ghiaccio, in direzione del centro. Perde sangue da una mano ed è in gravissimo stato di shock: nel suo delirio febbricitante, parla di un misterioso uomo della sabbia. Il ragazzo si chiama Mikael e risulta scomparso da dodici anni. Da sette è stato ufficialmente dichiarato morto.

All’epoca dei fatti, dopo lunghe ricerche, tutti hanno preferito credere che Mikael fosse annegato insieme alla sorellina, Felicia, scomparsa lo stesso giorno, sebbene i corpi non siano mai stati trovati. Tutti tranne il commissario Joona Linna. Lui ha sempre saputo che i due fratelli sono tra le numerose vittime del più spietato serial killer svedese, Jurek Walter, l’uomo che lui stesso ha catturato anni prima. Da allora Jurek Walter è detenuto in regime di isolamento nell’unità di massima sicurezza dell’ospedale psichiatrico Löwenströmska. Non può parlare con nessuno ed è costantemente sedato, ma niente riesce a domarlo. Il male che abita in lui è animato da una furia incontrollabile. Con il ritorno di Mikael, però, tutto cambia. Nessun caso può considerarsi chiuso. E Felicia potrebbe essere ancora viva...

L’unico a sapere la verità è Walter, l’unico uomo forse in grado di essere più pericoloso dietro le sbarre che da libero. Qualcuno deve introdursi nell’ospedale e conquistarsi la fiducia del serial killer, sperando di indurlo a parlare. E, soprattutto, sperando di sopravvivergli...

L’uomo della sabbia di Lars Kepler (Sandmannen, 2012)

Traduzione Carmen Giorgetti Cima

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1117, pagg. 524, euro 16,40