I primi passi di una organizzazione criminale strutturata attraverso gerarchie, riti di iniziazione, regole condivise e rispettate dai propri appartenenti, risalgono al sedicesimo secolo, esattamente in Campania, nella zona del Napoletano. Da quattrocento anni, l’Italia vive una situazione di conflitto permanente. Una «guerra» che vede lo Stato di Diritto opposto a una serie di consorterie capaci, nel corso del tempo, di controllare intere porzioni di territorio. Organizzazioni ramificate profondamente nella cultura locale. Spesso percepite dalla popolazione esattamente come uno Stato parallelo. In grado di offrire lavoro, sostenere il vissuto quotidiano. Una sorta di altra Italia edificata su propri codici morali, su proprie leggi. Presenza reale e tangibile a fronte di un governo troppo spesso avvertito distante, non in grado di predisporre risposte certe ai bisogni della cittadinanza. Si calcola, infatti, che l’insieme dei gruppi di criminalità organizzata denominati in vario modo riescano ad avere proventi attraverso attività illecite pari al 20% dell’intero Pil nazionale. Si valuta che ogni anno oltre trecento omicidi siano direttamente riconducibili a strategie interne a questi gruppi. Si stima inoltre che oltre trentamila persone facciano parte in modo attivo di organizzazioni criminali, siano per così dire affiliati a tempo permanente. A loro si aggiungono centinaia di migliaia di cittadini che più o meno direttamente hanno a che fare con queste organizzazioni: operando alle dirette dipendenze di imprese edificate attraverso illeciti proventi, oppure dovendo a queste organizzazioni l’ottenimento del mero posto di lavoro, o ancora, esercitando a loro stessa insaputa all’interno di società utilizzate per riciclare guadagni provenienti da attività criminose.

Il Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia è un’opera che non ha precedenti. Migliaia di voci che costituiscono un punto fermo per disegnare una mappa scientifica delle varie realtà criminali. Il DEM fornisce un completo repertorio alfabetico in cui la trattazione delle voci si estende oltre la semplice definizione del termine, fornendo quindi una più esaurente informazione su tutte le nozioni, gli accadimenti, i personaggi riguardanti il mondo correlato alla criminalità organizzata. Nero su bianco tutti coloro che a vario titolo si sono venuti a trovare coinvolti con le organizzazioni criminali. Siano essi affiliati delle bande. Siano essi vittime della violenza. Siano oppositori. Siano imputati di procedimenti giudiziari che vedano al centro del dibattimento azioni legate alla realtà del crimine organizzato. Non mancheranno brevi biografie di personalità che per la loro attività sono diventate simbolo dell’anti Stato, come del vero e proprio Stato di Diritto: da un lato Bernardo Provenzano, dall’altro Pio La Torre. Nelle voci di più ampio respiro, si troverà un breve inquadramento storico/politico. Arricchito, nel caso di bande criminali riconoscibili attraverso il cognome del cosiddetto capofamiglia, da un vero e proprio albero genealogico, che tiene conto anche dell’apparentamento a tale banda di personaggi non legati da vincoli di sangue, bensì da affari e interessi comuni. Avranno spazio anche le località geografiche in cui si sono svolti fatti significativi per la storia del crimine organizzato. Risalendo la penisola, da Portella della Ginestra, fino alla pizzeria di Duisburg in Germania. Il Dizionario Enciclopedico ha poi un’importante appendice sulle aggregazioni criminali straniere presenti, o in qualche modo transitate, sul territorio italiano. Infine, una sezione con tutte le opere di ingegno artistico che alle organizzazioni criminali italiane si sono ispirate: libri, film, documentari e drammi teatrali.

DEM – Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia (RX Castelvecchi)

A cura di Claudio Camarca

Presentazione di Nicola Zingaretti

Prefazione di Gian Carlo Caselli

Postfazione di Raffaele Cantone

Lemmi e testi di

Fabio Abati - Lirio Abbate - Giuseppe Ayala - Giuseppe Baldessarro - Enrico Bini - Attilio Bolzoni - Claudio Camarca - Alessia Candito - Raffaele Cantone - Rosaria Capacchione - Arnaldo Capezzuto - Mara Chiarelli - Luigi Ciotti - Pietro Comito - Nando Dalla Chiesa - Pino De Masi - Teresa De Palma - Amalia De Simone - Alessandra Dino - Vito Faenza - Elena Fava - Alberto Ferrigolo - Enrico Fierro - Mara Filippi Morrione - Enrico Fontana - Lorenzo Frigerio - Fabrizio Geremicca - Rino Giacalone - Giorgio Gosetti - Tano Grasso - Nicola Gratteri - Udo Gümpel - Francesco La Licata - Gaetano Liardo - Giuseppe Linares - Saverio Lodato - Antonio Manzo - Toni Mira - Gioacchino Natoli - Antonio Nicaso - Franco Nicastro - Riccardo Orioles - Marcelle Padovani - Tonino Palmese - Dino Paternostro - Stefania Pellegrini - Antonio Pergolizzi - Nico Perrone - Ferruccio Pinotti - Giuseppe Pipitone - Michele Polo - Enza Rando - Isaia Sales - Marco Sappino - Luciano Scalettari - Renate Siebert - Barbara Spinelli - Luca Tescaroli - Maurizio Torrealta - Jean-LeonáRd Touadi - Nicola Tranfaglia - Nello Trocchia - Alberto Vannucci - Vincenzo Vasile - Maria Teresa Zampogna - Monica Zornetta

RX:  il marchio di Castelvecchi dedicato alla saggistica di intervento politico, economico e di denuncia. una rilettura della contemporaneità che parte dalle cronache per tracciare scenari futuri e dare risposte alle questioni più importanti dei nostri giorni.