Il Premio Capalbio (Capalbio è in provincia di Grosseto) vede tra i vincitori dell'edizione 2009 per la sezione Politica e istituzioni Gian Carlo Caselli con "Le due guerre" Ed. Melampo e Umberto Ambrosoli con "Qualunque cosa succeda" Ed. Sironi. Il premio per la Narrativa va a Carlo Lucarelli con "La faccia nascosta della luna" Ed. Einaudi, invece premio per la sezione Politica a Enrico Deaglio con "Patria" Ed. Il saggiatore.

Il 30 agosto si terrà la premiazione del "Premio Capalbio 2009" e del premio "Capalbio Territorio", il 29 agosto è prevista la premiazione della sezione Europa. Il Premio Capalbio intende favorire lo sviluppo di approcci di ricerca che portino alla comunicazione della sfera culturale con le sfere sociale e politica.

Il Premio Capalbio giunto alla sua 13ª edizione per la sezione italiana e alla 3ª per la sezione europea, intende favorire lo sviluppo di approcci di ricerca che si caratterizzino per rigorosità ed originalità e che tendano alla messa in comunicazione della sfera culturale con le sfere sociale e politica.

Particolare interesse va ad un'ottica che intende conciliare l'analisi e le esperienze di cambiamento con realismo e concretezza, secondo una definizione di utopia praticabile che vuole essere il punto di riferimento per selezionare opere e uomini nel momento di pervenire al conferimento del premio. Una specifica attenzione è riconosciuta ai contributi che sostanzino prospettive di sviluppo e rinnovamento del discorso culturale italiano.

Il Premio intende caratterizzarsi, secondo principi che riteniamo validi in generale nell'organizzazione culturale, per un pieno pluralismo nei contributi e nei riconoscimenti.

Il Premio si struttura in tre sezioni: Storia, Politica, Economia.

Ciascuna sezione è organizzata in categorie tematiche, all'interno delle quali viene selezionato il miglior libro edito nell’anno precedente. Sono previsti riconoscimenti speciali.

La composizione della giuria è uno dei caratteri distintivi del premio. Al fine di implementare pluralismo, apertura e contaminazioni, la maggioranza della giuria è composta dai vincitori dell'edizione precedente. In tal modo ogni anno si produce una cospicua rotazione dei giurati, cercando di evitare dannose chiusure ed autoreferenzialità.

In definitiva, il Premio Capalbio si propone di contribuire allo sviluppo delle straordinarie potenzialità della cultura italiana, la crescita dei percorsi teorici, l’incontro di distinti approcci e punti di vista.

http://www.fondazioneepoke.org/capalbio.html