Per molti di noi l’arrivo dell’estate vuol dire vacanza, viaggi, relax e tempo libero magari da dedicare alla lettura di un buon romanzo e la Fazi Editore ci aiuta pubblicando il primo volume dello scrittore Hakan Ostlundh, sconosciuto in Italia ma famoso in tutto il Nord Europa per la sorprendente e interessante serie dedicata al detective Fredrik Borman.

I romanzi di questa serie sono già pubblicati con successo negli Stati Uniti, in Germania, Olanda, Norvegia e Danimarca.

Il romanzo ora in libreria è Gotland. L’isola di Dio (Terror, 2006), primo titolo della serie.

Pochi giorni prima della festa per l’inizio dell’estate, in un cottage in riva al mare vengono trovati i corpi di una giovane coppia. Sono stati uccisi con qualche sconosciuta arma da fuoco.

Del caso se ne deve occupare il detective Fredrik Borman che sta attraversando un brutto periodo: sua moglie lo ha cacciato di casa dopo aver scoperto che lui aveva iniziato una relazione con una collega.

I due ragazzi uccisi sono degli sconosciuti ma, dopo varie indagini si scopre la loro identità, sono svedesi ma di origine egiziana. A complicare la faccenda c’è il ritrovamente, nella casa, di un passaporto di una terza persona egiziana di cui non si trova traccia.

Si sospetta una qualche azione terroristica, avvalorata dal fatto che su di un traghetto che collega l’isola di Gotland con la terraferma esplode un ordigno che uccide varie persone e ne ferisce altre.

Ma le uccisioni dei due ragazzi sono dovute al terrorismo internazionale oppure una verità sorprendente può emergere indagando tra i pacifici abitanti di Gotland?

l’autore: 

Hakan Ostlundh è nato nel 1962 a Uppsala e vive a Stoccolma. Ha studiato Letterature comparate e Filosofìa e negli anni universitari è stato impegnato politicamente per i diritti dei lavoratori. Giornalista per il quotidiano «Dagens Nyheter», a metà degli anni Novanta ha intrapreso la carriera di sceneggiatore per la TV.

Fazi Editore pubblicherà gli altri romanzi della serie di Fredrik Borman.

la quarta: 

Il detective Fredrik Borman, alle prese con una crisi di mezz'età, un matrimonio svigorito e una donna che spariglia le carte della sua esistenza, lavora presso il dipartimento di polizia di Visby, l'incantevole borgo medievale dell'isola di Gotland. Mancano pochi giorni alla festa di inizio estate quando una mattina Borman viene svegliato da una telefonata. Sul portico di una casa sul mare del Nord sono state rinvenute due vittime, un ragazzo e una ragazza, di cui è impossibile stabilire l'identità: i corpi sono stati brutalmente martoriati da numerosi colpi d'una misteriosa arma da fuoco. Quale odio può giustificare un simile bagno di sangue su questa terra di pace? Non appena si viene a sapere che le due vittime sono di origine egiziana, il movente terroristico-razziale s'impone prepotentemente. Ma è davvero pitto tanto semplice? O forse la verità, assieme all'arma del duplice omicidio, va ricercata tra la gente del luogo, celata nelle abitazioni dei miti cittadini dell'isola? Solo scavando nel profondo delle loro coscienze Borman riuscirà a mettere insieme tutti gli indizi per avvicinarsi all'agghiacciante segreto che la piccola comunità custodisce.

Gotland. L’isola di Dio di Hakan Ostlundh (Terror, 2006)

Traduzione Alessandro Bassini

Fazi Editore, pagg. 408, euro 9,90