Sabato 19 maggio 2012, si è svolta la cerimonia di premiazione de Il Gran

Giallo Castelbrando, giunto alla terza edizione. Sul palco del teatro Sansovino di Castelbrando, davanti a una sala gremita di pubblico, sono intervenuti la madrina della serata, la principessa Isabella Le Croy di Collalto, l'imprenditrice friulana Caterina Dalla Torre, lo scrittore Gianni Biondillo e lo scrittore Carlo A. Martigli. Ha condotto la serata la scrittrice e giornalista Patty Durath Cooper.

La cerimonia ha proseguito con la consegna dei premi 'Grangiallo' riservati agli scrittori di romanzi polizieschi per cui è celebre questo concorso che non ha rivali in Italia (l'altro concorso che si occupa di romanzi polizieschi inediti è "Il premio Alberto Tedeschi" promulgato da Mondadori).

Cinque sono stati i prescelti. La scelta è avvenuta con una prima selezione da parte del comitato di lettura della redazione culturale; in seguito, la giuria di Castelbrando ha inviato il primo capitolo dei primi cinque manoscritti classificati ad una lista di cinquemila lettori, i quali sono stati invitati a leggerlo, e a loro è stata posta posta la seguente domanda: qual è il libro che vorreste continuare? La risposta dei cinquemila lettori è stata determinante per la scelta finale della giuria.

I cinque (più un exaecquo) finalisti prescelti sono stati Andrea Buccianti, Fabio Galli, Vincenzo Galati, Biancamaria Massaro, Nicoletta Stucki e Federico De Nardi.

Al primo posto si è classificato Federico De Nardi con il romanzo Testa di morto; la giuria ha apprezzato in modo particolare la scrittura. La serata è proseguita con la consegna di un riconoscimento speciale della Giuria per la migliore scrittura gialla all'autore Alberto Zampieri.

Il premio al miglior giornalista d'inchiesta quest'anno è stato consegnato a Giuliano Pavan, cronista giudiziario de 'Il Gazzettino' e di Radio Vento 1: lo ha deciso la giuria del premio Grangiallo 2012 composta ricordiamo, dallo scrittore Andrea Molesini (Premio Campiello, Premio Comisso); da Caterina Dalla Torre (Direttore Sviluppo Friulia SpA); dalla docente Mirella Zanin Antiga e dai giornalisti Pietro Zambon; Patty Durath Cooper e Angelo Squizzato (Rai).

Testa di morto è ambientato tra Venezia, Vicenza, Bruxelles e Parigi. A Parigi, un tassista di origine caucasiche si presenta all'ambasciata americana per consegnarsi. È portatore di un segreto. È costretto a farlo per salvare la moglie. A Trieste, Anastasija Kalashnikova, spia e assassina al servizio di Mosca, viene contattata dal generale Cubaijs. Deve andare a recuperare il corpo di un agente morto in un incidente stradale a Venezia. Lei va sul posto, ma la bara è vuota. Inizia ad indagare e scopre che il corpo è stato sottratto da una setta religiosa di cui l'uomo faceva parte. Riceve l'ordine di recuperarlo, - basta la testa-, gli ordina Cubaijs. Recuperata la testa, deve portarla a Bruxelles. Lì, scopre che è possibile estrarre dal cervello dell'uomo le ultime immagini che ha visto e "vedono" chi è l'assassino: un agente segreto americano di stanza a Parigi. Cubaijs la incarica di intercettare l'americano, capire perché ha eliminato il loro agente (c'entrerà il tassista caucasico) e ucciderlo. Fatto tutto ciò, viene scoperta da un ispettore della Polizia francese che l'arresta, però lei deve continuare la sua missione a ogni costo...

F. T. De Nardi: italo-francese, nasce in Italia nel 1967. Dopo una laurea in Lettere e Filosofia a Venezia e un certificato in Screenwriting alla University of London, ha conseguito svariate esperienze vivendo a Roma, Milano, Parigi, Londra, Treviso e altri posti. Ha scritto manuali (Come trovare Lavoro a Londra e dintorni, Franco Angeli 1999, Milano), guide turistiche (Sulle tracce degli scrittori, Asolo 2007-2011) e religiose (I 1764 Beati e Santi di Giovanni Paolo II, La Serenissima Editore, 2001, Vicenza), racconti di spionaggio per Mondadori, collana Segretissimo, Milano. È direttore responsabile di "Abcveneto", mensile telematico, curatore del blog "Iospia" spionaggio tra realtà e finzione e cofondatore del gruppo letterario e cinematografico Bevilibri.