«Giorgio è un brillante ingegnere informatico che ama trascorrere notti selvagge in discoteca, mentre Anna è una timida guida laureata in storia dell’arte. Due giovani come tanti che un giorno si trovano inaspettatamente coinvolti nel furto de La dama dei gelsomini - dipinto attribuito a Lorenzo di Credi e conservato in una pinacoteca nel centro storico di Forlì - e nell’omicidio a sangue freddo di un anziano passante. Qual è il vero motivo del furto e il collegamento con Leonardo? Prende così l’avvio questo thriller avvincente in cui si intrecciano due vicende lontanissime nel tempo, ma che condividono i medesimi luoghi e le stesse tradizioni. Una pericolosa corsa al cardiopalma ambientata ai giorni nostri per la salvezza e la scoperta della verità, che si alterna al racconto dell’ascesa di una straordinaria e passionale Caterina Sforza, di un geniale e visionario Da Vinci e di molti altri artisti del Rinascimento, tutti a conoscenza di un grande segreto che deve essere protetto a ogni costo e tramandato ai posteri.»

Così la Rusconi sintetizza la trama de L’eredità di Leonardo, il romanzo di Simone Valmori che ha recentemente distribuito nelle librerie. Abbiamo voluto saperne di più, incontrando l’autore via mail.

                           

Caro Simone, benvenuto su ThrillerMagazine. Che ne dici, partiamo da un po’ di autobiografia?

Molto volentieri! Ho 34 anni e mi occupo di fundraising, ricerco fondi per organizzazioni non-profit in ambito universitario. Una laurea in economia e tanta voglia di conoscere ogni angolo del nostro Paese. La storia e l’archeologia sono due grandi passioni che, appena trovo il tempo, alimento scovando libri interessanti, visitando musei e le nostre belle città.

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