“La pistola pulsava, chiedeva di poter fare fuoco per prima,che non le andava di finire nella neve. Il lungo cappotto di cachemire non avrebbe agevolato l’estrazione del ferro, così, lentamente, Brambilla alzò la parte posteriore del cappotto stesso, mettendola tra la schiena e la canna della sua parabellum”. 

Il vice commissario Brambilla ama tre cose: andare a caccia di criminali, una donna sfuggente e Milano.Quando il direttore della sua banca viene ammazzato sotto casa e la soluzione dell’indagine sembra essere ovvia per tutti, il suo sesto senso gli dice di fermarsi, di fare un passo indietro. Ognuno di noi ha delle ombre, dei lati oscuri che condizionano i nostri gesti e che, talvolta, portano a soluzioni estreme pur di non rivelarli. Brambilla ha nuotato nel marcio troppo a lungo per non saperlo, così decide di fare di testa sua – come sempre, del resto – per trovare il vero colpevole, anche a costo di superare quel limite tra legalità e illegalità che un poliziotto dovrebbe avere sempre ben presente. Un noir mozzafiato, in cui lavoro e vita privata si fondono irrimediabilmente al centro di una Milano mai così tenera e disperata.

Alessandro Bongiorni, Se tu non muori. Brambilla indaga, Corpo Dodici Edizioni (Fadia), 2011, 248 pp., collana Yellow Track, euro 15

Alessandro Bongiorni è nato a Milano nell’inverno del 1985. È giornalista pubblicista. Si è laureato in Scienze e Tecnologie della Comunicazione allo IULM di Milano, conseguendo la laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media. Ha già pubblicato Capitale Mortale (2009) con protagonista il vice commissario Brambilla. Nuove indagini poliziesche usciranno prossimamente dalla sua penna.