Sugli scaffali delle librerie torna un nome conosciuto da molti lettori di thriller avventurosi, si tratta di James Rollins di cui la Editrice Nord pubblica un altro suo romanzo dal titolo La via d’oro (Excavation, 2000).

Il romanzo si svolge sulle Ande peruviane dove il professore Henry Conklin conduce una campagna di scavi e spera di trovare le prove che la civiltà inca era stata preceduta da un’altra avanzata civiltà.

Viene ritrovato un corpo mummificato che il professore fa trasportare subito negli Stati Uniti, lasciando suo nipote Sam a proseguire gli scavi.

Gli esami del corpo danno risultati sconcertanti in quanto risulta che si tratta del corpo mummificato di un frate morto appunto cinquecento anni prima e nel suo cranio viene ritrovata una sostanza che a un primo esame sembra essere oro, ma la sua composizione resta un mistero.

Nel contempo la squadra che si trova nelle Ande con a capo suo nipote è nei guai, c’è stato un crollo e per salvarsi hanno dovuto addentrarsi lungo varie caverne inseguiti da tarantole albine e devono guardarsi da ingegnose e mortali trappole lungo il percorso.

Scoprono una necropoli rimasta isolata da tutti per secoli ma qualcosa d’altro è in attesa di Sam e dei suoi compagni.

Qualcosa di terrificante che ha collegamenti con il misterioso metallo conosciuto come “el Sangre del Diablo” (o Devil's Blood) ed è ben deciso a uccidere quanti entrano nella necropoli.

James Rollins e James Clemens sono due pseudonimi di  Jim Czajkowski nato nel 1961.

E’ stato per vari anni un apprezzato veterinario ma, a un certo punto della sua vita, ha deciso di anteporre al lavoro le sue tre grandi passioni: la speleologia, le immersioni subacquee e, soprattutto, la scrittura.

Fin dal suo esordio, si è segnalato come una delle voci più nuove e convincenti nel campo del romanzo d'avventura; grazie a La mappa di pietra, L’ordine del sole nero, Il marchio di Giuda, La città sepolta, L'ultimo oracolo  e La chiave dell'apocalisse, è diventato uno degli autori di romanzi d'avventura più amati dai lettori e, con L'ombra del re, ha conquistato anche il pubblico giovane.

La “quarta”: 

Il professor Henry Conklin ha atteso questo momento per tutta la vita. Nel corso di alcuni scavi archeologici sulle Ande peruviane, ha portato alla luce una mummia perfettamente conservata, che potrebbe finalmente confermare la sua rivoluzionaria teoria: l’esistenza di un’avanzata civiltà indigena precedente agli inca. Dopo aver lasciato la direzione dei lavori al nipote Sam, Conklin torna subito negli Stati Uniti per effettuare le analisi di laboratorio, che tuttavia danno risultati sorprendenti: la mummia appartiene a un missionario spagnolo vissuto nel XVI secolo e, all’interno del cranio, è presente una sostanza simile all’oro, ma dalla composizione chimica sconosciuta e dalle proprietà sconcertanti...

Nel frattempo, in Perù, Sam e la sua squadra proseguono l’esplorazione del sito precolombiano e trovano un passaggio segreto, che conduce a una necropoli scavata nella montagna. Sebbene quel luogo sia rimasto sigillato per centinaia d’anni, ben presto gli archeologi avvertono una presenza inquietante, come se qualcuno - o qualcosa - si aggirasse nei cunicoli labirintici del complesso funerario. Poi lo vedono: un sentiero che luccica nell’oscurità, quasi fosse rivestito d’oro. E da quel momento diventano la preda di un nemico spietato e astuto, deciso a eliminarli a uno a uno pur di custodire il suo preziosissimo segreto...

La via d’oro di James Rollins (Excavation, 2000)

Traduzione Giuliana Traverso

Editrice Nord, collana Narrativa 449, pagg. 420, euro 19,60