Daniel Silva è, a mio avviso, uno dei migliori autori di spy story di questo periodo. Lo dico da “collega” che si legge tutto quello che esce cercando di carpire i segreti del successo.

Pubblicato inizialmente da Mondadori (La spia improbabile [1997], Il bersaglio [2000]... Il restauratore [2001]) sparì dalle librerie per un poco. Mistero. L’inglese non andò bene per cui, come purtroppo spesso accade fu accantonato in nome dei freddi calcoli del marketing... oppure il romanzo The Confessor (2003) che trattava il delicato problema del coinvolgimento della Santa Sede nelle deportazioni naziste era un argomento troppo scomodo?

Di fatto Silva è ricomparso regolarmente per i tipi di Giano da qualche anno saltando tre romanzi (il già citato Confessor, A Death in Vienna [2004] e Prince of Fire [2005]) mentre The Messenger (2006) è stato pubblicato da Vertigo. Senza polemizzare sulla opportunità di pubblicare le serie per ordine cronologico non posso che rallegrarmi che Gabriel Allon, il restauratore, sia di nuovo tra noi. Io, per non sbagliare, me li leggo con qualche anno di anticipo in originale.

      

Una cosa bisogna dirla. Silva è schierato dichiaratamente. Il suo eroe è un kidon, un assassino specializzato del Mossad. Ha partecipato all’operazione Ira di Dio che molti ricorderanno trasposta nel film Munich (2005) di Steven Spielberg ispirato all’omonimo “faction” Vendetta di George Jonas (Rizzoli 1984). In effetti il personaggio interpretato da Eric Bana potrebbe essere Allon.

Eric Bana in Munich
Eric Bana in Munich
Le posizioni contro il nazismo e i suoi sostenitori, ma più recentemente contro il terrorismo arabo, sono evidenti e congrue con la figura del suo protagonista. A qualcuno potrebbero sembrare campanilistiche, ma che dire di molti agenti americani patriottici sino all’eccesso come Scot Harvath di Brad Thor (Segretissimo n. 1588)? È un po’ la caratteristica del filone. A me sta bene.

Ho seguito le peripezie di Allon da quando un terrorista massacrò la famiglia rendendo la moglie Leah poco più che un vegetale, ne ho letto con piacere le avventure al servizio del terribile Shamron, il patron del Servizio segreto israeliano che, arrivato alla pensione, proprio non si rassegna a lasciare il suo posto se non al riottoso Gabriel. Sulle prime lui rinuncia e il posto viene occupato da Uzi Navot al tempo stesso rivale e amico. E poi la nuova moglie Chiara, restauratrice ebrea di Firenze, i colleghi, gli uomini più giovani incaricati di portare a termine il lavoro sporco. Una famiglia-servizio con pregi e difetti che ricorda sempre più quella dipinta da John le Carré nel ciclo di Smiley. Questa volta, però, con maggior grinta, storie più lineari che non disegnano l’azione quando è necessaria.

    

The English Girl (2013) è l’ultima fatica di Silva e descrive come sempre nei dettagli un’operazione che coinvolge una giovane implicata in una storia d’amore illecito con il Primo Ministro inglese. Sennonché la suddetta viene rapita in Corsica e lo scandalo è nell’aria. Come “favore” tra servizi sarà Allon a dirigere le operazioni di recupero ma questo lo porterà a operare in scenari inaspettati. La Guerra Fredda non è ancora finita anche se, cambiata la musica politica, i suonatori ci danno dentro con identico fervore. Da una parte e dall’altra.

Daniel Silva
Daniel Silva
Un gioco di spie e controspie, senza lungaggini ma con il giusto respiro per una grande storia in cui la caratterizzazione ben si sposa con l’azione. Che questa sia violenta (impareggiabile il duello tra Allon e un malavitoso marsigliese a colpi di Kravmaga) o semplicemente comporti delle operazioni spionistiche, non importa. Il romanzo procede con serrati colpi di scena, anche se l’ultimo forse, per le vecchie volpi dello spionaggio come noi non sarà assolutamente improbabile.

Resta da chiedersi se, alla fine, Gabriel Allon cederà alle lusinghe e alle pressioni di Shamron e accetterà quel posto in King Saul Boulevard. Io lo so... voi aspetterete spero solo qualche mese per leggerlo in italiano.

         

Ciclo di romanzi con protagonista Gabriel Allon:

        

1. Il restauratore (The Kill Artist, 2000), Omnibus Mondadori 2001; Il Giallo Mondadori n. 2860 (2004), traduzione di Fabrizio Pezzoli

2. L’inglese (The English Assassin, 2002), Omnibus Mondadori 2002; Il Giallo Mondadori n. 2876 (2005), traduzione di Piero Spinelli

3. The Confessor (2003)

4. A Death in Vienna (2004)

5. Prince of Fire (2005)

6. The Messenger. Terrore al Vaticano (The Messenger, 2006), Vertigo 2008, traduzione di Laura Angeloni

7. The Secret Servant (2007)

8. Le regole di Mosca (Moscow Rules, 2008), Giano 2010; BEAT 2011, traduzione di Luca Briasco e Raffaella Vitangeli

9. Il disertore (The Defector, 2009), Giano 2011, I Libri della civetta n. 19 (2013), traduzione di Luca Briasco e Raffaella Vitangeli

10. Il caso Rembrandt (The Rembrandt Affair, 2010), Giano, I Libri della Civetta n. 5 (2012), traduzione di Raffaella Vitangeli

11. Ritratto di una spia (Portrait of a Spy, 2011), Giano, I Libri della Civetta n. 18 (2013), traduzione di Raffaella Vitangeli

12. The Fallen Angel (2012)

13. The English Girl (2013)