Ricerca: «quella-notte-alla-diaz-una-cronaca-del-g8-a-genova»
04. Machine Girl, vendetta tutta al femminile
Dal filone horror splatter giapponese un prodotto di qualità superiore alla media: una storia di vendetta e di mitragliatrici, di sangue e di citazioni
Leggi046 Action Writer o Post Noir?
Scrivevo storie di spionaggio, nere, d’avventura e- ai tempi- molta cronaca sportiva legata agli sport del ring. Un collega si definiva ‘sport writer’, perciò decisi che, essendo l’azione una parte integrante del mio modo di raccontare, quell’ ‘action writer’ mi si addiceva
LeggiFranz Krauspenhaar e l’inquietudine esistenziale
“L’inquieto vivere segreto” (Transeuropa, 2009) si sostanzia di un surrealismo che mette insieme atmosfere alla Alberto Savinio con un sordo pessimismo di stampo bernhardiano, in una sintesi tutta personale che avvicina il grido disperato del romanzo di Krauspenhaar “Le cose come stanno” (2003) con l’analisi del rapporto padre-figlio di “Era mio padre” (2008) rovesciando il tutto specularmente, tentando così di andare all’osso di quel fenomeno di incubo illusionistico che è spesso la vita
LeggiRitorno alla valle degli angeli
3 su 5
di Francesco Carofiglio
Marsilio, 2009
Parnassus – l’uomo che voleva ingannare l’ora solare
Quella domenica pomeriggio La schermitrice si era recata al multisala per l’ultimo film di Terry Gilliam e lì erano cominciate le prime stranezze
Leggi03. Diary of the Dead, arrivano i morti vedenti
George A. Romero è nel mezzo di una seconda trilogia zombie con un film che da una parte rappresenta un “riassunto” di tutti i dettami del genere, dall’altra è una tagliente critica alla YouTube Generation: cioè ai “morti vedenti”
LeggiLe avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 5
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua
Le avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 4
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua
Le avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 3
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua
Le avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 2
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua